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Women’s fashion

Dries Van Noten: perché adoro questo stilista belga?

Da decenni Dries Van Noten crea moda sontuosa per donne pensanti; l’ultima sua collezione Autunno Inverno 23- 24, presentata alla Paris Fashion Week, è arrivata dritta al cuore con la più semplice delle ispirazioni: “la relazione tra un capo e chi lo indossa”.

Siamo abituati a dire che i designer amano il corpo della donna, questo di solito significa che realizzano abiti molto scolpiti o abiti deliberatamente non scolpiti. Dries Van Noten incoraggia l’interiorità invece della provocazione: i suoi capi sembrano fatti non tanto per il corpo di una donna quanto per la sua mente. Un approccio che ha definito da sempre l’opera del designer belga, che evita la teatralità alla ricerca di abiti fatti per vivere nel guardaroba di chi li indossa per decenni.

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Il meglio della Milano Fashion Week 2023

La Milano Fashion Week 2023 si è svolta la scorsa settimana (21-27 febbraio) con oltre 50 sfilate fisiche, comprese le big, tra cui Prada, Fendi, Giorgio Armani, Dolce & Gabbana e Bottega Veneta…

Una personalissima carrellata delle mie highlights

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Upcycling Valentino: tessuti ricchi di storie che vivranno una seconda vita

La Maison Valentino ha avviato una collaborazione con Tissu Market intitolata “Sleeping Stock”; una favola eco friendly all’insegna dell’upcycling di tessuti metaforicamente addormentati, provenienti da passate collezioni Haute Couture e Prêt-à-porter. Tessuti unici, ricchi di storie affascinanti ancora da raccontare e ancora troppo vivi per giacere inutilizzati negli archivi, iniziano così un nuovo ciclo di vita e tornano protagonisti, all’insegna della creatività e di nuovi ambiti di utilizzo. Gli archivi di moda raccontano la storia di un marchio e sono spesso un riferimento per i futuri designer; richiamano l’identità del brand creando versioni moderne. Approccio che però fino ad ora ha riguardato principalmente abiti già realizzati.

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Ossie Clark: il re della King’s Road in mostra a Milano

Dopo Prato, Ossie Clark e Celia Birtwell tornano in mostra a Milano fino al 10 aprile 2023, grazie alla Fondazione Sozzani, al patrocinio della Camera della Moda Italiana e alla collezione d’archivio di Massimo Cantini Parrini.Un’esperienza che non mi sono certo fatta sfuggire durante l’esposizione presso Il Museo del Tessuto di Prato e che, come appassionata di moda e di cultura e come docente, mi ha affascinato oltre misura.

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Piccole, grandi storie di moda: Salvador Dalì e i costumi da bagno

Salvador Dalì non era estraneo al mondo della moda. Dalla creazione di copertine surrealiste per la rivista Vogue, alla sua amicizia e collaborazione creativa con la couturier italiana Elsa Schiaparelli. Per Dalì gli abiti rappresentavano solo un altro pennello che usava per dipingere il suo personaggio bizzarro, considerato emblematico per la maggior parte dei creativi di tutto il mondo.

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La Parigi Fashion Week P/E 2022 in pillole

La Parigi Fashion Week P/E 2022 si è conclusa. Nove giorni di presentazioni dal vivo e digitali, di colossi come Dior e Chanel, nonché di favolosi talenti emergenti come Thebe Magugu e Kenneth Ize.

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La collezione P/E 2022 di Burberry rivisita il suo iconico Trench

La collezione P/E 2022 di Burberry è una celebrazione delle fantasie più primordiali e sensuali, con un’enfasi giocosa su animali e mondo naturale.

La presentazione è stata svelata digitalmente ed è un evento certificato carbon neutral attraverso il Fondo di rigenerazione di Burberry, nello sforzo della casa di essere Climate Positive entro il 2040.

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Safari and the City

Tutti d’accordo nel rispolverare in chiave contemporanea lo stile safari?

Sì, ma senza sviare l’attenzione dalla donna moderna che vive e si muove in uno scenario prettamente metropolitano.

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Oh, l’amore!

Parlare d’amore rende immediatamente più positivi e pieni di energia e quindi eccomi pronta a sondare insieme a voi i risvolti misteriosi di questa cosa astratta che muove il mondo.
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Pantaloni stile smart…working

Adoro i pantaloni comfy, li trovo dotati di quella femminilità non provocatoria che amo, un po’ lounge un po’ utility ma senza rinunciare allo stile.
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Made in Italy, oggi vi racconto la storia…

Made in Italy, nulla che abbia veramente valore si costruisce in un giorno.

Il successo della moda italiana è frutto di una lunga storia. E’ partita dal glamour del cinema e dalla sensualità delle grandi dive americane che ne sono rimaste ammaliate.

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Buon anno nuovo

Buon Anno Nuovo

Vorrei dire a tutti che il 2020 è stato un anno terribile… ma che se non cambiamo noi ce ne saranno un’infinità di altri anni terribili…compreso il 2021 quindi…

Auguro a tutta l’umanità di responsabilizzarsi rispetto agli eventi, di essere unita e solidale, di proteggere e rispettare la natura, di abbandonare e condannare tutti gli atteggiamenti che generano egoismo, avidità, soprusi, violenza sia verbale che fisica, di isolare gli sciacalli, approfittatori delle paure e debolezze altrui, di cercare di mettersi un po’ nei panni degli altri per quanto possibile prima di giudicare, di recuperare valori anche economico-finanziari alla portata d’uomo.

Il nostro Karma siamo noi e solo noi possiamo cambiarlo, voliamo un po’ più alti di così…

Buon anno nuovo a tutti !!!

Cris…VeryCris

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Pierre Cardin

Pierre Cardin
Pierre Cardin ci ha lasciato…una bellissima eredità.

Anni prima della missione Apollo 11 e ben prima dell’uscita di “2001 Odissea nello spazio” di Stanley Kubrick , lo stilista Pierre Cardin, che nel 1950 fondò la sua etichetta omonima a Parigi, immaginava attivamente la vita sulla frontiera galattica. La sua moda dal mood stravagante ha dato contorni allo spirito culturale visivo e stilistico dell’era spaziale.

“Il mio capo preferito è quello che invento per una vita che ancora non esiste”, ha detto spesso, “il mondo di domani”.

Cardin ha reinventato la minigonna con silhouette geometriche affilate come rasoi, ornamenti grandi come gioielli, grandi cerniere e ritagli. Ha realizzato tute, merletti e tute di maglieria per qualsiasi genere. Materiali sintetici innovativi come acrilico, vinile, paillettes, lurex e metalli scintillanti spesso erano presenti nei suoi progetti. Ha lavorato con un materiale chiamato Dynel, un tessuto che poteva essere modellato a caldo in pieghe complesse, commercializzandone una versione con il nome Cardine. Progettista di completi, ha immaginato elmetti di vetro a cupola e cappelli architettonici in un colore a blocchi di colore. Ha prodotto abiti ultraterreni e ha catturato l’immaginazione del pubblico per un giorno in cui i viaggi nello spazio potrebbero essere all’ordine del giorno.

Pierre Cardin

Dall’abito a bolle al costume Mao, dalla moda cosmonauta alla moda unisex, all’abito modellato in fibre sintetiche. Pierre Cardin mostra un feroce appetito per la sperimentazione. Le sue forme costruiscono sagome geometriche basate su cerchi e triangoli; il loro volume scultoreo richiede che il corpo si adatti ad esso. Pioniere, Pierre Cardin ha portato l’arte di vivere giapponese a Parigi e l’ha portata in vita nelle sue collezioni. Un viaggio nei dintorni del 1960 in Giappone sarà decisivo per questo incontro con la cultura giapponese. Lì incontra Hiroko Matsumoto, una modella giapponese che lo accompagna a Parigi e diventerà la sua amante. Nella sua casa di moda, Mademoiselle Hiroko è stata la sua musa e la sua musa ispiratrice per quasi dieci anni.

L’innovazione era il suo mantra…

Pierre Cardin grazie per averci trasmesso il tuo immaginario !

Cris…VeryCris

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