La stilista della moda ucraina Anna October è passata dalla creazione di collezioni al nascondersi dagli attacchi aerei nella foresta. Ora, esiliata a Parigi, guida il design della sua prossima collezione e la gestione di una piattaforma digitale dedicata ad aiutare i designer del suo Paese.
Impossibile, per la maggior parte di noi, anche solo immaginare la vita di una persona assorta nella sua quotidianità, svegliarsi la mattina dal rombo delle bombe nella sua città. Dopo essere fuggita in auto, in condizioni estreme, la stilista ucraina Anna October si è stabilita nella capitale francese. La sua collezione era già fuori dalla zona di guerra, grazie alla partecipazione a New York per la Fashion Week nel periodo precedente. Quando è arrivata a Parigi, il 3 marzo, la guerra infuriava da una settimana nel suo paese. Appena recuperato il suo senso di sicurezza, Anna si è subito chiesta, con assoluta compostezza e determinazione, che cosa avrebbe potuto fare di concreto per il suo paese:
“Avevamo tremila metri di tessuto nei nostri magazzini e ho subito postato su Instagram un messaggio per dire che volevo donarli. I cotoni andavano a coprire le necessità mediche e l’esercito usava le sete per realizzare reti mimetiche”.
Molto rapidamente Anna October ha maturato anche l’idea – sviluppata poi con la sua migliore amica Julie Pelipas ex direttrice di Vogue Ucraina, diventata anche lei stilista – di lanciare una piattaforma digitale per aiutare altri creativi ucraini in difficoltà.
È così che due giovani donne hanno lanciato Better Community.
L’idea è quella di aiutare la comunità della moda ucraina, sia di quelli fuggiti in Europa occidentale che di quelli rimasti nel paese. Le due stiliste hanno selezionato marchi e creativi – truccatori, stilisti, fotografi, grafici, videografi, ecc.- che erano già in attività, il cui lavoro è stato interrotto dalla guerra. L’iniziativa si occupa di rispondere a bisogni estremamente concreti, utilizzando le reti a disposizione. Anna dirige la divisione stilisti di moda per aiutarli a vendere le loro collezioni, esportandole fuori dall’Ucraina e cercando di trovare loro uno showroom per la prossima stagione.
Ai membri della community della moda, che si chiedono quale supporto dare al popolo ucraino, Anna October risponde di guardare il lavoro dei creativi rappresentati sulla piattaforma e, in base alle esigenze, di prenderli in considerazione per un ordine. Da Parigi lei, sta disegnando la sua prossima collezione e pensa ai suoi amici, alcuni dei quali sono diventati soldati, che non possono fare lo stesso ma hanno collezioni già in commercio da prima della guerra. Questo è anche un modo positivo di vedere il futuro, malgrado tutto, pensando sia ad una continuità che ad una ripresa.
“Alcune delle persone presentate sulla piattaforma non hanno più niente, i loro appartamenti sono stati distrutti dalle bombe. Si tratta semplicemente di aiutarli a soddisfare i bisogni primari della loro vita quotidiana nell’immediato. Ma chiediamo anche di darci scorte di tessuti inutilizzati, in modo che gli stilisti possano lavorare. Alcuni brand potrebbero dare lavoro a decine di persone ” – dichiara Anna October
Ironia della sorte, la collezione autunno inverno 2022-2023 di Anna October è stata una lettera d’amore a Parigi, la sua città del cuore, dove non avrebbe mai immaginato di dover andare in esilio in circostanze drammatiche;
ispirata da una serata magica vissuta nella capitale dove, una notte incrociando per caso un gruppo di amanti del tango, si è ritrovata a ballare con loro in Place Vendôme.
Design lineare, forme pure e linee scolpite, sono i capisaldi delle collezioni della stilista ucraina; nel marchio omonimo, fondato ad Odessa nel 2010, Anna October instilla una filosofia estetica che fonde edonismo, tenerezza e minimalismo. I capi, tutti creati nel suo territorio da maestranze ucraine, utilizzano esclusivamente materiali etici. La stilista sta ora iniziando la produzione della sua collezione per la prossima stagione che, dice, sarà interamente realizzata in Ucraina. A causa della guerra, la produzione è stata trasferita a ovest del Paese, con la speranza che presto possa tornare la pace.
“Mi piace l’atteggiamento molto rigoroso nei confronti della qualità che trovo nel mio paese”, spiega. Ad esempio le nostre maglie sono tutte realizzate a mano, da una rete di donne distribuite su tutto il territorio ”.
La dedizione di Anna nel continuare la sua attività e non fermarsi, nonostante le difficoltà insormontabili, rende omaggio a quanto tiene alla squadra dietro il suo marchio. In questi mesi difficili, mentre si occupa della piattaforma Better Community, la stilista Anna October si dice pronta a riprendere in mano le redini della propria azienda per supportare l’economia dell’Ucraina.
Cris… VeryCris
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