Scopriamo insieme il significato della Mindfulness e come questa pratica può positivamente influenzare la salute: riducendo lo stress, migliorando la concentrazione e promuovendo una maggiore serenità nella vita di tutti i giorni.
Nel vasto panorama di consigli e propositi per il nuovo anno su come mantenere corpo e mente in forma, tra tanto esercizio, cibo salutare, attitudine positiva, esploriamo un elemento spesso trascurato ma diventato in voga in questi ultimi anni: la consapevolezza.
Nella frenesia della vita moderna, ritagliarsi momenti di pace e quindi consapevolezza può fare la differenza. Questo articolo si propone di esplorare il concetto di mindfulness e offrire semplici suggerimenti pratici su come applicarla nella quotidianità.
Cosa significa esattamente Mindfulness e quali sono i suoi benefici?
Spesso, la nostra mente è preoccupata per il futuro o amareggiata dai rimpianti del passato. La mindfulness ci invita a riportare l’attenzione al presente, al “qui e ora”, un concetto che troppo spesso dimentichiamo.
La Mindfulness può essere definita come la consapevolezza “intenzionale” del momento presente e senza giudizio. Collegata spesso alla pratica della meditazione, questa disciplina ci incoraggia a dirigere la nostra attenzione alle sensazioni fisiche ed emotive, alle esperienze del presente.
Tra gli aspetti più affascinanti c’è la sua capacità di stimolare la creatività e favorire la chiarezza mentale. Liberare la mente dalle distrazioni e dalle ansie future, rende più aperti e reattivi verso le sfide creative; non solo migliora la relazione con sé stessi, ma può anche avere un impatto positivo sull’approccio al lavoro e verso la risoluzione dei problemi.
La Mindfulness va oltre la mera tendenza del momento; è una pratica che può di migliorare la vita. Scopriamola come prezioso strumento per il benessere mentale e fisico, esplorando le varie pratiche.
Dalle meditazioni brevi, che integrano nella quotidianità momenti di relax assoluto nei quali ci si siede indisturbati e si presta attenzione al respiro e al corpo, fino alla “consapevolezza aperta”, un approccio che aiuta a rimanere nel presente e a partecipare profondamente a momenti specifici della vita.
Sperimentiamo il “single-tasking”: concentriamoci pienamente su ciò che stiamo facendo.
Possiamo scegliere qualsiasi compito o momento per praticare la consapevolezza aperta e il single-tasking, come mangiare, fare una passeggiata, fare la doccia, cucinare un pasto o lavorare in giardino.
Per adottare il single-tasking e concentrarsi su una singola attività alla volta, è essenziale intraprendere un processo di allenamento. Il primo passo consiste nell’identificare tutte le fonti che rubano le nostre energie attentive, come ad esempio la suoneria del cellulare, le notifiche dei social o il collega che entra senza bussare.
A questo punto, è fondamentale sviluppare una strategia di protezione, riducendo il rumore di fondo e stabilendo delle barriere contro le distrazioni.
Gli studi evidenziano che il multitasking comporta uno spostamento frenetico del nostro cervello tra diverse attività, con un costo del 20% di produttività per ogni compito aggiuntivo e un elevato livello di stress.
Rallentiamo quindi, viviamo il momento ponendo un’attenzione accettante verso ciò che facciamo.
Concentrarsi su un singolo compito alla volta, invece, produce numerosi benefici. Aumenta la produttività, riduce lo stress e contribuisce alla felicità complessiva. Tale approccio ci consente di conservare le nostre energie, intensificare il coinvolgimento nelle attività, diminuire le distrazioni; agisce come un catalizzatore per l’attenzione e migliora sia le relazioni che la comunicazione.
Trattiamoci con gentilezza, come faremmo con un amico.
Impariamo ad osservare le sensazioni corporee associate al desiderio (ad esempio mangiare cibo in eccesso…) in modo da comprenderlo realmente per sostituirlo con la consapevolezza.
Il concetto di consapevolezza può essere esteso a ogni ambito della vita, contribuendo così al miglioramento del benessere mentale e fisico.
Mindful Eating: gustiamo il cibo con tutti i sensi
Il Mindfulness rinforza ancora una volta la mia ferma convinzione del legame profondo tra mente e corpo. L’atto di mangiare consapevolmente è intrinsecamente collegato a questa connessione.
Il cibo è intriso di emozioni, spesso intrecciato a ricordi ed esperienze positive o negative. Mangiare spinto dall’emozione è normale e naturale, anche per coloro che hanno un rapporto sano con il cibo.
Il concetto di “mindful eating” implica il gustare il cibo in modo più consapevole. La pratica consiste nell’instaurare una connessione con il cibo attraverso tutti i sensi, migliorando non solo l’esperienza culinaria ma anche il rapporto con il cibo stesso.
Mangiare in modo consapevole va oltre il semplice atto di consumare il pasto. Significa prestare attenzione a come ci si sente prima e dopo aver mangiato, alle scelte alimentari, alla preparazione del cibo e persino al momento dell’acquisto.
È un’esperienza completa che coinvolge i sensi, dai colori alle texture, dalle forme agli odori e ai suoni.
L’alimentazione consapevole comporta la distinzione tra fame fisica e fame psicologica, la consapevolezza dei segnali di sazietà e la dedizione del tempo sufficiente per consumare il pasto. Studi hanno dimostrato che questa pratica favorisce la perdita di peso, riduce le abbuffate e contribuisce al benessere generale.
Si tratta di osservare e interpretare come il cibo influisce sul nostro stato d’animo e sui segnali che il nostro corpo ci invia riguardo al gusto, alla soddisfazione e alla pienezza. Questa pratica richiede semplicemente il riconoscimento e l’accettazione dei sentimenti, dei pensieri e delle sensazioni corporee, piuttosto che il giudizio, che emergono durante il processo del mangiare consapevolmente.
La Mindfulness e le relazioni interpersonali
Tra tutte le esperienze essenziali della vita, la connessione con gli altri emerge come la più significativa e rilevante.
Uno dei benefici chiave della mindfulness risiede nella sua capacità di rendere le persone più consapevoli dei propri pensieri ed emozioni. Questa autoconsapevolezza si rivela particolarmente preziosa nelle relazioni, poiché offre una comprensione più approfondita di come le idee e le emozioni influenzino le dinamiche interpersonali. Individui che sperimentano rabbia o agitazione, ad esempio, possono diventare consapevoli di tali emozioni, impegnandosi a gestirle prima che si trasformino in interazioni negative.
La Mindfulness conduce le persone a essere pienamente presenti nel momento, a concentrare l’attenzione sull’altro durante l’interazione, favorendo un ascolto attivo più profondo ed efficace.
L’ascolto attivo implica una propensione mirata a comprendere l’altro, anziché aspettare il proprio turno per parlare. Questa competenza è cruciale in ogni relazione, contribuisce a costruire fiducia, comprensione reciproca e stimola l’empatia, cioè la capacità di comprendere e condividere i sentimenti altrui.
Nel contesto delle relazioni, comprendere il punto di vista e i sentimenti dell’altro è essenziale. La mindfulness sviluppa la consapevolezza non solo dei propri pensieri e sentimenti, ma anche di quelli degli altri, promuovendo una comunicazione e una comprensione più profonda.
Integriamo la Mindfulness nella routine mattutina e serale.
Iniziare la giornata con consapevolezza può essere semplice e altamente benefico, ma come fare?
Dedichiamo alcuni momenti di silenzio e tranquillità al risveglio, definendo le intenzioni per la giornata. Riflettiamo su ciò che desideriamo raggiungere e su come vorremmo interagire con gli altri. Stabilire intenzioni positive allineate alle azioni e ai nostri valori, contribuisce a plasmare una giornata più significativa.
Durante la routine mattutina, rallentiamo e portiamo consapevolezza in ogni movimento; prendiamoci il tempo necessario per ogni attività.
Per la serata, integrare pratiche consapevoli può favorire il relax e la calma.
Consideriamo la creazione di una zona priva di tecnologia prima di dormire, evitando la luce blu che può disturbare il sonno. Sostituiamo lo scrolling sui social media con la lettura di un libro o la pratica della meditazione per favorire un sonno più riposante.
Il journaling serale è un’altra pratica efficace.
Dedichiamo qualche minuto a riflettere sulla giornata, annotando pensieri ed emozioni. Questo stimola la consapevolezza di sé e facilita l’elaborazione mentale prima di addormentarsi. Puoi anche definire le intenzioni per il giorno successivo, predisponendoci a una mentalità positiva.
Lo stretching o lo yoga prima di dormire può rilasciare la tensione nel corpo, promuovendo il rilassamento fisico e un sonno più tranquillo. Integrare queste pratiche nella nostra routine serale contribuirà a un riposo più rigenerante e ad un risveglio più consapevole.
La Mindfulness: la sua bellezza sta nella sua accessibilità.
Come tutte le pratiche di cura di sé, la consapevolezza si basa sul progresso piuttosto che sulla padronanza: possiamo abbracciarla in ogni istante, in qualsiasi situazione.
Il viaggio verso una vita più consapevole è un percorso continuo e ogni piccolo passo contribuisce al benessere complessivo.
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2 Commenti
Ciao Cris, apprezzo il modo in cui hai sottolineato che la consapevolezza è un percorso di progresso, non di padronanza. Ho sperimentato alcune pratiche di Mindfulness anche se non con regolarità e devo dire che hanno comunque avuto un impatto positivo sul mio stile di vita. Mi hai fatto venire voglia di essere più costante.
Grazie
Giò
Grazie a te Giò !!!