Tra le sfilate di Londra ecco i miei “uomini” preferiti…si perchè sempre e comunque cerco una base di tradizione in equilibrio dinamico tra creatività e innovazione.
Burberry Prorsum
In assoluto la mia preferita, la collezione di Christopher Bailey che etichettato “classico Bohemian” unisce la sua visione sartoriale all’abilità con le texture di applicazioni a specchio e stampa leopardo.
Camicie paisley e floreali ispirati da trapunte di Durham (suo paese natio) si drappeggiano in poncho e grandi scialli frangiati.
Il “decorativo e libero” mood di Bailey cela un glamour classico assolutamente irresistibile, grandi e capienti borse unisex, come da tendenza, ne rafforzano la modernità misurata.
Dunhill
Il direttore creativo John Ray ha puntato sull’effetto calcolato di portare un’aria di sofisticazione intellettuale con una troupe di modelli occhialuti.
Pantaloni di velluto e giacche in toni classici, lavorazioni spina di pesce per vestire un uomo colto che vive in una metropoli contemporanea.
Un Menswear quindi “affidabile” con l’aggiunta di zaini oversize per dare un senso di utilità senza oscurare l’eleganza delle linee.
L’effetto pigiama, la maglieria peluche con effetto spazzolato e il cappotto alpaca per un look casual, ovvero “casuale” che fa un po’ retrò.
Belstaff
Frederik Dyhr, mente del menswear di Belstaff, si lancia in un’atmosfera easy-going di svago e mascolinità con cuoio nero, rosso e bianco, rifinito con finiture di shearling o pelliccia.
L’ispirazione “motociclista raffinato” viene enfatizzata dalla dolcevita bianca e dalle tute in pelle e i cappotti sempre di pelle bianca, interpretano con eleganza la necessità di calore su una strada ventosa.
E. Tautz
Con una collezione prevalentemente grigia, Patrick Grant ci ha presentato con un’ode alle città del Nord.
Giacche corte e blazer, indossati con pantaloni oversize dalla vita alta, cappotti ampi, scarpe intasiate dalle suole rosse.
L’effetto globale mi ha fatto pensare allo stile Cary Grant.
Pringle of Scotland
Lo “head designer” Massimo Nicosia, si spinge oltre i confini quando si parla di maglieria, trasformandola in pezzi di sartoria. Ha rielaborato in un effetto mimetico, una stampa digitale in 3D realizzandola in maglia con filati di cashmere, ha intarsiato visoni in maglioni a rombi e sciarpe, rendendo tutto molto lussuoso.
Richard James
Un poncho in lavorazione spina di pesce bordeaux e viola, ha riunito le culture americane inglesi e nativi con un approccio d’ispirazione etnica.
Abiti classici sartoriali, hanno ricevuto un’iniezione di vitalità attraverso rinforzi di combinazioni di colore fucsia, turchese e rosso sangue.
Braccialetti sfrangiati di tessuto hanno aggiunto un tocco originale a sagome altrimenti convenzionali, scarpe effetto pantofola di lusso, hanno enfatizzato la ricerca di un look giovane. Un mix non banale dal risultato fresco e gradevole.
Joseph
Mark Thomas, menswear designer di Joseph, ha espresso uno stile apparentemente rilassato e senza fronzoli.
Interessante la sua interpretazione del cappotto grigio mattino, lasciato con i bordi grezzi, accoppiato con pantaloni della tuta in tessuto tecnico lucido, sostegno alla sua ricerca dei contrasti tra rigido e morbido.
Eleganza urbana, ma non solo, niente male vero?
Voi che ne pensate?
Cris (VeryCris)
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