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Non esistono più le principesse di una volta.
Lo stile maestoso e sognante dell’haute couture, sta scomparendo ma i vezzi, gli sfizi e gli eccessi degli stilisti, sfilano sulle passerelle di Parigi.
Creazioni da sogno, favole a lieto fine, paesaggi bucolici dalle caratteristiche magiche che fanno risvegliare l’immaginario, spazio per sogni inespressi dove il “potere del vintage” come fonte d’ispirazione è sempre più vivo.
In Francia, da dove ha avuto origine, la “haute couture” è una denominazione protetta che impone alle case di moda di soddisfare una serie di criteri, tra cui l’artigianalità: i capi devono essere realizzati esclusivamente a mano, nei laboratori della casa per la creazione di pezzi unici.
L’alta moda si è sempre arricchita del lavoro intelligente, creativo, paziente e preciso di “piccole mani” di artisti-artigiani che lavorando dietro le quinte, portano le collezioni couture alla vita.
Le realizzazioni di piume di Lemarie e i fiori “immaginari” di Bruno Légeron, ne sono l’esempio: creazioni di incredibile delicatezza, piccole gemme di haute couture che adornano cappelli, abiti e scarpe di stilisti iconici come Dior, Courrèges, Ungaro, Givenchy, Yves Saint Laurent, Chanel.
Ogni piuma viene cucita singolarmente, ogni petalo e foglia tagliati a punzone da tessuti pregiati, tinti a mano e riuniti in piccole opere d’arte.
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Laboratori come giardini nei quali arte e moda flirtano spudoratamente in un crogiolo di emozioni e forme ed è per questo che ne siamo sempre, perennemente innamorati.
Anche se non potremo mai indossare uno di questi splendidi abiti, possiamo invece adornarci con piccoli tocchi di haute couture.
Per voi alcune idee da copiare:
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Un semplice e raggiante tocco di fiori e piume, che ne pensate?

Cris Pedrotti

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