Lo storytelling è parte integrante della moda: costruisce significati, plasma identità, e crea un dialogo profondo tra chi crea e chi indossa.
Il termine anglosassone storytelling, letteralmente “raccontare storie”, racchiude perfettamente l’essenza della moda contemporanea: un settore che, pur affondando le radici in antiche tradizioni, continua a reinventarsi attraverso narrazioni avvincenti capaci di connettersi con i consumatori a un livello emotivo e valoriale profondo.
La moda è un linguaggio, una narrazione, una trama intessuta di emozioni, memorie e identità. Passando dalla fabbrica alla passerella, dalla pagina allo schermo, dalla telecamera al blog e dallo stilista al pubblico; la moda è sia forma mediata di contenuto del branding che strumento letterario e cinematografico e, non meno importante, forma di espressione personale per il cliente. La moda è sempre stata sia soggetto che oggetto di narrazione.
Forma d’arte quotidiana.
Proprio come uno scrittore sa raccontare una storia usando le parole, gli stilisti usano la moda e il design come mezzo narrativo. Il simbolismo dietro il colore, la texture, la stampa, le immagini, i decori, le silhouette di un capo e il modo in cui sono rappresentati pubblicamente sono le forme in cui stilisti e brand raccontano le loro storie.
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