La moda maschile si muove graduale e stagione dopo stagione i mutamenti appaiono minimi e calibrati, la somma dei quali però, produce nuovi stili, nuovi modi di agire, di atteggiarsi e quindi di vestire.
Il dialogo tra la moda e lo spirito dei tempi è molto articolato e più composito di quanto si possa pensare.
Il menswear è un repertorio assimilato, fatto di codici, assai lontano dalla larga fascia di possibilità che invece caratterizza la moda femminile.
Agli uomini, molto meno è stato concesso, tuttavia nell’ultimo decennio si è assistito ad un decadimento delle prescrizioni, parallelo all’affermarsi di una nuova vanità maschile, direi finalmente liberata da stereotipi e canoni imposti.
Si è quindi delineato un nuovo “uomo”: consapevole e attento alla moda che stimola la fantasia dei designer, portandoli ad esplorare strade mai percorse e a rileggere il
cosiddetto “formale” alla luce di diverse dinamiche ed esigenze.
Ma come si vestirà l’uomo evoluto de 2015?
Rinnovato successo della giacca aderente, la definitiva e trasversale affermazione del jeans.
Il continuo assottigliarsi della silhouette, materiali iper tecnici e ritrovato ma stravolto classicismo, con spalle attillate, camicia pennellata sul busto, lo sport couture.
Accessori dai mood sofisticati che riflettono una filosofia della moda intelligente e colta, anticipando i mutamenti del gusto tra stile, tecnologia ed ecosostenibilità.
Giacche in pelle dal gusto vintage o minimali, borsoni perfetti per un breve fine settimana, ma non solo.
Colori e fantasie prive di timidezza e non solo per gli accessori.
Sneakers e scarpe classiche rivisitate da materiali e dalle stampe inusuali.
Un vago stile noir, d’ispirazione orientale nelle linee per i più giovani.
Questi sono solo alcuni dei trend respirati durante Pitti Uomo 87, per un uomo vanitoso, esigente e in possesso di grande gusto, capace di mischiare colpi di follia e tradizione.
Cris (VeryCris)