Oh, l’amore!

Cris…VeryCris
E’ noto che la relazione fra le lingue più diverse ha sempre caratterizzato il codice di sarti, artigiani tessitori, modiste, ricamatrici già dai tempi passati e che quindi le incursioni straniere sono facilmente entrate a far parte del linguaggio universale della moda e quindi anche di quello comune.
Ci sono termini coniati dalle passerelle più esclusive, presi in prestito da mondo dell’arte, da personaggi che hanno creato delle vere e proprie rivoluzioni di stile e altri più storici ci raccontano la storia del costume ci parlano di corti e di salotti.
Presa da un impulso di curiosità ho deciso di andare a recuperare il punto di inizio, la sorgente di alcuni aggettivi esterofili ormai di uso quotidiano.
Siete pronte? Let’s go!
Chic, sinonimo di un’eleganza raffinata, pur avendo un non so che di vintage, si dimostra ancora molto vitale e apprezzato nel gergo usuale.
Non è ben chiara l’origine della parola francese, alcune fonti sostengono che derivi dal tedesco schick e che poi i francesi abbiano cominciato ad usarla (scrivendola chique) per identificare la disinvoltura, il savoir faire ed infine l’eleganza.
Il Larousse dei primi del ‘900 indica però un’altra ipotesi, tutta francese che farebbe risalire l’origine della parola, ai tempi di Luigi XIII ( inizi del ‘600) quando a corte per definire un uomo molto abile a destreggiarsi con la legge, si usava chic come diminutivo dalla parola chicane che aveva il significato di cavillo, passaggio a zigzag.
Nel tempo chic ha mutato significato ed è con quello di eleganza che è approdata in Italia.
Deve essere stato con la Belle Époque che le signore imbevute di cultura francese, indispensabile nella buona società, hanno cominciato ad usarla per definire uno stile ed un gusto inconfondibile. La cultura francese ha dominato la buona borghesia italiana fino alla seconda guerra mondiale.
Ma l’aggettivo chic nasconde in sé un mondo fatto anche di immagini che evocano immediatamente due icone come Coco Chanel e Audrey Hepburn.
Che cosa ha reso innegabilmente Chic queste due donne?
Non solo e non necessariamente la bellezza, l’eleganza chic ha dei codici tutti suoi che includono: l’atteggiamento, il portamento , l’equilibrio tra classico e originale, la finezza e la misura.
Essere chic è quindi una dote innata?
Forse si, è una predisposizione dell’animo e non è legata al capo di vestiario, ma a come si indossa la vita.
Cris (VeryCris)
Arrivederci a presto su…See you soon on:
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…because things are not just things… if they generate emotions
...perchè le cose non sono solo cose…se generano emozioni
(Neon works by Martin Creed)“Half the work is there, and half of it isn’t there,” he said.
A neon sign reading “everything is going to be alright” (one of his iconic works) celebrates the optimism, while making an ironic comment on the consumer-driven society of today.
Una scritta al neon ‘”sta andando tutto bene”
(una delle sue opere iconiche ) celebra l’ottimismo, pur apportando
un commento ironico sulla società consumer-driven di oggiMartin Creed was born in 1968 inWakefield, England. From the age of three he lived in Glasgow, Scotland. Between 1986 and 1990 he studied at the Slade School of Fine Art, London. After art school he lived and worked in London until 2001, when he moved to Alicudi, Italy. In 2001 he was the winner of the Turner Prize.
He currently lives and works in London and Alicudi
Martin Creed è nato nel 1968, a Wakefield, Regno Unito.
Tra il 1986-90 ha partecipato alla Slade School of Art di Londra.
Ha avuto molte mostre personali
e progetti in Europa e Nord America ed ha
partecipato a numerose mostre collettive in tutto il mondo.
L’artista vive e lavora a Londra e Alicudi (Italia).
“things” through the eyes of an irreverent and eccentric artist.
Cris
…i vestiti si mettono e rimettono nelle occasioni più disparate, fuori e dentro i clichés e durano a lungo. Non perchè non se ne comprino di nuovi, ma perchè ogni singolo vestito vale di più di quanto la moda dica e le sue creazioni sono interpretabili in assoluta libertà e creatività per non uniformarsi.
Cris