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Men’s fashion

L’uomo Dior AI 2022 ha sfilato sul ponte più romantico di Parigi

La voce di Christian Dior riecheggiava su una Parigi reinventata, mentre l’uomo Dior AI 2022 di Kim Jones sfilava lungo la replica dell’emblema del romanticismo della Ville Lumière: Pont Alexandre III.

Sono infiniti i motivi per innamorarsi di Parigi e una passeggiata lungo la Senna, ammirando il ponte più emblematico della città che offre una vista imperdibile della Tour Eiffel, è uno di questi. Un ponte molto peculiare difficile da non notare con le sue statue dorate rappresentanti Pegaso che attirano i raggi del sole; con i suoi trentadue candelabri che lo illuminano di notte. Al pubblico di Dior è stato offerto uno spaccato della storia della maison, che incorpora sia il design che il patrimonio geografico.

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La Milano Fashion Week 2021: Fendi Land

La Milano Fashion Week 2021 Fendi si è svolta a Roma: una collezione leggera che con uno sguardo panoramico, delinea la mutata topografia del pensiero maschile della direttrice creativa Silvia Venturini Fendi.

La sfilata in digitale, in scena dall’headquarter della Maison, a Palazzo della Civiltà Italiana, a Roma è un’ode raffinata alla Città Eterna e al suo senso dello stile.

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Ermenegildo Zegna XXX Summer 2022

Ermenegildo Zegna Summer 2022, ha aperto venerdì la Milano Fashion Week Uomo con una delle collezioni più raffinate e sofisticate disegnate da Alessandro Sartori. Un grandissimo inizio.

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Woodone…gli occhiali dalla natura “green”

Il fascino da intellettuale ha fatto tornare di moda gli occhiali da vista, che da obbligo per molti o vezzo per altri, sono diventati un accessorio assolutamente glamour.

Ora che è arrivata, anche per me, l’ora di portarli, ho trasformato l’esigenza in occasione; ho cominciato a guardare gli occhiali con un approccio diverso e sono partita alla ricerca del modello ideale, particolare.
Gli occhiali, che siano da sole o da vista, truccano il volto, ne codificano la personalità, ne esaltano il carisma ed ecco perché sono un accessorio con cui sbizzarrire la propria libertà.
Ho sempre voluto indossare qualcosa di bello, divertente, non anonimo e affascinante.
Occhiali dall’anima moderna, lievemente eccentrica che si potessero sposare con il mio desiderio di esclusività.
Ed ecco che quando si sa cosa cercare, arriva l’incontro giusto.
Una bellissima nuova collezione di Woodone in edizione limitata: occhiali in legno, leggerissimi e flessibili rivestiti da una foglia di Olmo montano, trattamento applicabile a tutti i modelli in collezione.
Raffinatezza e creatività in perfetto connubio con l’anima eco, cosa si può volere di più?
Modelli unici, volutamente antiseriali, dalla personalità straripante, realizzati con materiale naturale: un unico pezzo di legno, ricoperto, da abili mani, con una foglia di albero poi laccata.
“Ulmus”, il nome di questa edizione speciale di Woodone è una vera innovazione che trae la sua ispirazione dalla natura.
Le montagne, gli alberi, il verde e la natura sono stati lo scenario naturale nel quale gli occhiali Woodone sono nati, niente di più bello e in linea con il trend del momento.
Ho trovato il mio amplificatore di stile e personalità, occhiali dal rigore metropolitano ma con un’anima verde che non passeranno sicuramente inosservati.
Io ho scelto il modello dalla montatura squadrata che fa un po’ giornalista in prima fila, ma potrete scegliere anche i mood da filosofo che riflette sul senso della vita, oppure giovane designer eccentrica e creativa…ecco i miei pezzi preferiti:
Woodone...gli occhiali dalla natura “green”
Woodone...gli occhiali dalla natura “green”
Woodone...gli occhiali dalla natura “green”
Woodone...gli occhiali dalla natura “green”
Woodone...gli occhiali dalla natura “green”
Guardate tutti i modelli disponibili, su woodone.it ve ne innamorerete anche voi!

Cris (VeryCris)

 

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the best *men* of london fashion week

Tra le sfilate di Londra ecco i miei “uomini” preferiti…si perchè sempre e comunque cerco una base di tradizione in equilibrio dinamico tra creatività e innovazione.
Burberry Prorsum
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In assoluto la mia preferita, la collezione di Christopher Bailey che etichettato “classico Bohemian” unisce la sua visione sartoriale all’abilità con le texture di applicazioni a specchio e stampa leopardo.
Camicie paisley e floreali ispirati da trapunte di Durham (suo paese natio) si drappeggiano in poncho e grandi scialli frangiati.
Il “decorativo e libero” mood di Bailey cela un glamour classico assolutamente irresistibile, grandi e capienti borse unisex, come da tendenza, ne rafforzano la modernità misurata.
Dunhill
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Il direttore creativo John Ray ha puntato sull’effetto calcolato di portare un’aria di sofisticazione intellettuale con una troupe di modelli occhialuti.
Pantaloni di velluto e giacche in toni classici, lavorazioni spina di pesce per vestire un uomo colto che vive in una metropoli contemporanea.
Un Menswear quindi “affidabile” con l’aggiunta di zaini oversize per dare un senso di utilità senza oscurare l’eleganza delle linee.
L’effetto pigiama, la maglieria peluche con effetto spazzolato e il cappotto alpaca per un look casual, ovvero “casuale” che fa un po’ retrò.
Belstaff
belstaff
Frederik Dyhr, mente del menswear di Belstaff, si lancia in un’atmosfera easy-going di svago e mascolinità con cuoio nero, rosso e bianco, rifinito con finiture di shearling o pelliccia.
L’ispirazione “motociclista raffinato” viene enfatizzata dalla dolcevita bianca e dalle tute in pelle e i cappotti sempre di pelle bianca, interpretano con eleganza la necessità di calore su una strada ventosa.
E. Tautz
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Con una collezione prevalentemente grigia, Patrick Grant ci ha presentato con un’ode alle città del Nord.
Giacche corte e blazer, indossati con pantaloni oversize dalla vita alta, cappotti ampi, scarpe intasiate dalle suole rosse.
L’effetto globale mi ha fatto pensare allo stile Cary Grant.
Pringle of Scotland
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Lo “head designer” Massimo Nicosia, si spinge oltre i confini quando si parla di maglieria, trasformandola in pezzi di sartoria. Ha rielaborato in un effetto mimetico, una stampa digitale in 3D realizzandola in maglia con filati di cashmere, ha intarsiato visoni in maglioni a rombi e sciarpe, rendendo tutto molto lussuoso.
Richard James
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Un poncho in lavorazione spina di pesce bordeaux e viola, ha riunito le culture americane inglesi e nativi con un approccio d’ispirazione etnica.
Abiti classici sartoriali, hanno ricevuto un’iniezione di vitalità attraverso rinforzi di combinazioni di colore fucsia, turchese e rosso sangue.
Braccialetti sfrangiati di tessuto hanno aggiunto un tocco originale a sagome altrimenti convenzionali, scarpe effetto pantofola di lusso, hanno enfatizzato la ricerca di un look giovane. Un mix non banale dal risultato fresco e gradevole.
Joseph
Joseph
Mark Thomas, menswear designer di Joseph, ha espresso uno stile apparentemente rilassato e senza fronzoli.
Interessante la sua interpretazione del cappotto grigio mattino, lasciato con i bordi grezzi, accoppiato con pantaloni della tuta in tessuto tecnico lucido, sostegno alla sua ricerca dei contrasti tra rigido e morbido.
Eleganza urbana, ma non solo, niente male vero?
Voi che ne pensate?

Cris (VeryCris)

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Le nuove regole del MENSWEAR

La moda maschile si muove graduale e stagione dopo stagione i mutamenti appaiono minimi e calibrati, la somma dei quali però, produce nuovi stili, nuovi modi di agire, di atteggiarsi e quindi di vestire.
Il dialogo tra la moda e lo spirito dei tempi è molto articolato e più composito di quanto si possa pensare.
Il menswear è un repertorio assimilato, fatto di codici, assai lontano dalla larga fascia di possibilità che invece caratterizza la moda femminile.
Agli uomini, molto meno è stato concesso, tuttavia nell’ultimo decennio si è assistito ad un decadimento delle prescrizioni, parallelo all’affermarsi di una nuova vanità maschile, direi finalmente liberata da stereotipi e canoni imposti.
Si è quindi delineato un nuovo “uomo”: consapevole e attento alla moda che stimola la fantasia dei designer, portandoli ad esplorare strade mai percorse e a rileggere il
cosiddetto “formale” alla luce di diverse dinamiche ed esigenze.
Ma come si vestirà l’uomo evoluto de 2015?
Rinnovato successo della giacca aderente, la definitiva e trasversale affermazione del jeans.
Il continuo assottigliarsi della silhouette, materiali iper tecnici e ritrovato ma stravolto classicismo, con spalle attillate, camicia pennellata sul busto, lo sport couture.
Accessori dai mood sofisticati che riflettono una filosofia della moda intelligente e colta, anticipando i mutamenti del gusto tra stile, tecnologia ed ecosostenibilità.
Giacche in pelle dal gusto vintage o minimali, borsoni perfetti per un breve fine settimana, ma non solo.
Colori e fantasie prive di timidezza e non solo per gli accessori.
Sneakers e scarpe classiche rivisitate da materiali e dalle stampe inusuali.
Un vago stile noir, d’ispirazione orientale nelle linee per i più giovani.
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Questi sono solo alcuni dei trend respirati durante Pitti Uomo 87, per un uomo vanitoso, esigente e in possesso di grande gusto, capace di mischiare colpi di follia e tradizione.

Cris (VeryCris)

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il ritorno dello (s)regolato…John Galliano

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Pirata, rocker, principe…“l’enfant terrible” John Galliano torna sulle scene della moda!
Il talentuoso e anticonformista, stilista inglese, famoso per il suo stile sontuoso, per la sua indiscussa creatività, rinasce dalle ceneri per dirigere la Maison Martin Margela.
Da indiscrezioni tornerà prestissimo in passerella con la Maison “senza volto” per eccellenza, infatti dal fondatore Martin Margela in poi, l’identità dei o del designer è sempre rimasta sconosciuta. Grande scoop quindi per la dichiarazione di Renzo Rosso (patron di Otb, che controlla la Maison Martin Margela) che ufficializza il grande ritorno di Galliano , svelando finalmente il direttore creativo della Maison.
Fiuto da maestro o grande coraggio, certo è che il ritorno di Galliano non sarà facile da gestire ma forse sarà invece la mossa vincente per il riscatto che rappresenta.
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Dal 2011, dopo l’allontanamento di Galliano dalla Maison Dior per comportamenti eccessivi e anti-semiti, lo stilista ha intrapreso un percorso di riabilitazione nel quale, esiliato dal “fashion system”, si è curato dagli eccessi che gli avevano rovinato la vita.
Le uniche sue uscite professionali le ha concesse all’amica di sempre Kate Moss, disegnando il suo abito da sposa in stile vintage, realizzato con chiffon trasparente e preziosi ricami in oro e ad Oscar De la Renta per la collaborazione riuscitissima di qualche stagione fa.
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Da un anno lo stilista, famoso anche per i suoi molteplici travestimenti, si è ritirato in campagna, nel cuore della Francia, per tornare da vincitore con un nuovo look da lord con tanto di cagnolino sulle ginocchia, com’è stato immortalato dal grande fotografo Patrick Demarchelier.
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Spero che il “nuovo” Galliano torni a dominare la scena del fashion con la sua indiscussa genialità e inesauribile creatività…e anche quel pizzico di follia che lo ha contraddistinto sulle passerelle.

Cris Pedrotti

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in & around: Kostas Murkudis

Il poliedrico e innovativo, artista-designer greco-tedesco, Kostas Murkudis, ama l’approccio sperimentale e le sinergie creative.
In”4D”, ispirata dall’artista Franz Erhard Walther, la sua collezione SS 2014, astratta, concettuale, con abiti dalle forme geometriche, dispiegate e sculturali, muta costantemente la struttura e le superfici.
Una visione onirica della moda che, nonostante l’inserimento di dettagli non ortodossi, risulta facilmente indossabile grazie alla sua base purista e sexy e al suo minimalismo.
Capi che, una volta indossati, esaltano la figura femminile con trasparenze e stratificazioni in accostamenti potenzialmente infiniti.
Kostas Murkudis, già assistente di Helmut Lang e direttore creativo di New York Industrie, vanta collaborazioni con brands come Balenciaga, Pringle of Scotland, Closed e con artisti contemporanei come Carsten Nicolai alias Alva Noto (artista e compositore tedesco, legato alle arti sonore e visive).
Il suo percorso creativo, negli anni, pur mantenendo la costante di mix individualistico di materiali e forme e artigianato classico di sartoria, ha subito un’interessantissima evoluzione artistica.Immagine-1
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Cris

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Dove vai se la borsa non ce l’hai ?

Non c’è sfilata maschile che non l’abbia proposta.
La borsa da uomo, ed è la vera tendenza degli ultimi anni, l’accessorio che non può mancare nel guardaroba maschile contemporaneo.
Certo, il bisogno di portare con sé tante cose è senz’altro trasversale: chiavi, portafoglio, cellulare, tablet, di portarli in tasca non se ne parla, è veramente impossibile e l’effetto rigonfio orribile.
L’universo maschile si è convertito alla borsa, questo è un dato di fatto, ma un uomo con la pochette sotto braccio, sarà anche trendy, ma ha un tasso di seduzione pari a zero!
Marsupio? Bocciato, troppo anni ’90 e poi dopo la battuta di Panariello direi che è anche comico, e certo non elegante!
Qual è allora la soluzione?
Lo zaino.
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Elegante, pratico e funzionale, non più solo accessorio sportivo, si evolve e sostituisce le cartelle da lavoro sulle spalle degli uomini metropolitani. Scongiurato l’effetto studente universitario è diventato accessorio in grande stile, studiato per contenere e proteggere il necessaire maschile dall’IPad ai documenti di lavoro è un’ alternativa alla troppo seriosa 24 ore.
L’attenzione scrupolosa dei materiali, la costruzione, le giuste proporzioni, un’estetica funzionale, ed essenziale, il monocolore, forme leggermente squadrate e strutture rigide, fanno dello zaino un accessorio in grande stile, il “ Must Have” per l’universo maschile e…
homme's-bags … piace anche a noi donne!
Cris

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