Cosa fare a Parigi oltre che visitare la Tour Eiffel e il Louvre, passeggiare lungo la Senna o fermarsi a prendere il caffè nei bistrot: diamo uno sguardo all’interno della biblioteca privata di uno dei più celebri stilisti, Karl Lagerfeld.
Parigi è una delle città più visitate al mondo, celebre per la sua cultura, la moda e la storia affascinante. Ogni anno milioni di turisti di tutte le nazionalità affollano le strade e gli angoli più caratteristici della Ville Lumière in cerca di esperienze indimenticabili. In questo contesto, la biblioteca di Karl Lagerfeld si distingue come una destinazione unica e affascinante che attrae sia gli amanti della moda che i curiosi in cerca di nuove prospettive culturali.

Il cammino verso l’estro di Karl Lagerfeld passa attraverso migliaia e migliaia di pagine di libri, nello studio fotografico dietro la libreria “L7”.
Il 19 febbraio del 2019 ci lasciava Karl Lagerfeld, icona mondiale della moda, nonché bibliofilo di razza. Famoso per il suo stile caratteristico, il direttore creativo di Fendi e Chanel è sempre stato apprezzato per lo stile di vita stravagante e la visione pionieristica. Possedeva trecentomila libri, sparsi in sette appartamenti. Ma non si è mai considerato un collezionista nel senso classico: la lettura era la sua dieta quotidiana. Si stima che possedesse così tanti libri da doverne acquistare 16,4 al giorno per cinquant’anni.
Ed è in Rue de Lille a Parigi, alle spalle del Louvre, alla destra del Museo d’Orsay e alla sinistra dell’Università, che la biblioteca, nonché ex studio fotografico di Karl Lagerfeld svela un’esperienza coinvolgente e immersiva. Con la sua posizione vicina a luoghi simbolo, come la casa di Jacques Lacan e di Serge Gainsbourg, “7L“si inserisce in un contesto ricco di significati e eredità culturali. L’insegna, disegnata dallo stilista, si distingue per il suo design raffinato che si sposa perfettamente con l’ambiente culturale emergente della zona, contribuendo a conferire un’aura di eleganza e mistero alla Librairie.

La librairie “7L” presenta una interessante dualità tra pubblico e privato.
La sezione aperta al pubblico funge da libreria, offrendo una selezione di libri e riviste culturali in un ambiente accogliente e raffinato. La sezione privata, ex studio fotografico, ospita invece la biblioteca e la programmazione culturale, accessibili solo su invito: bisogna essere membri degli “Amici di 7L”. Questa divisione riflette l’attenzione al dettaglio e l’interesse per la condivisione della cultura, mantenendo al contempo un senso di esclusività che la rende un vero tesoro nascosto nel cuore di Parigi.

La programmazione culturale di “7L” è curata con attenzione e offre una varietà di eventi che vanno oltre la semplice presentazione di libri. Tra le attività proposte ci sono conferenze, incontri con autori, mostre d’arte, performance letterarie e musicali. L’obiettivo è quello di creare un ambiente stimolante e coinvolgente per gli amanti della cultura, offrendo un’esperienza unica. La programmazione mira a promuovere la diversità culturale e a incoraggiare la partecipazione attiva della comunità, contribuendo così a consolidare la reputazione di “7L” come punto di riferimento per la scena culturale parigina.
Lo studio fotografico, oggi denominato “il set della biblioteca”, si trova dietro una pesante porta, come il backstage di un teatro.
Si trova subito dietro uno spogliatoio, anch’esso rimasto intatto, con specchi illuminati con lampadine blu per ammorbidire la luce e un paravento in legno dipinto con grandi rose rosse.
Fu nel 1999 che Karl Lagerfeld vi si trasferì.
Si dice che si recasse lì la sera per i servizi fotografici, due o tre volte a settimana, dopo giornate trascorse in rue Cambon o a Roma. Si dice anche che comprasse sempre i libri in più copie: una da annotare o ritagliare, un’altra da conservare intatta e altre ancora da regalare. La sua biblioteca non è la collezione di un bibliofilo, ma quella di un lettore seriale, di un curioso. Le opere sono quelle che ha acquistato e utilizzato, poi disposte secondo un ordine che gli era proprio.

Tutt’intorno alla stanza, i divani lunghi e profondi, le scale a pioli, le divertenti campane di metallo sul soffitto, i due flash, le lampade del cinema e una cabina Photo Booth sono stati lasciati intatti.
Ma lo sguardo si ferma sui libri. I ripiani arrivano fino al tetto in vetro. La vista è travolgente.
“Se consulti un libro, lascialo su un tavolo”,
è indicato su piccoli cartelli.
Le pareti interne alte circa sette metri sono ricoperte da 80.000 libri, di grande formato, colorati, che giacciono su scaffali. Rimanendo fedele al suo stile distintivo, Karl Lagerfeld, ha organizzato la sua collezione di migliaia di libri impilati orizzontalmente anziché verticalmente.

Le file di libri, accessibili con l’ausilio di scale dotate di rotelle e piccole scale a chiocciola, sono deliberatamente impilate in modo che il designer non dovesse inclinare la testa per leggerne i titoli.
La metà è costituita da “libri illustrati” sulla moda e sull’arte, principalmente in inglese e tedesco, ma anche in francese. L’altra metà è caratterizzata da “libri di lettura”, soprattutto di storia e filosofia e tanti saggi.
La biblioteca privata di Parigi come riflesso dell’estetica e dell’influenza di Karl Lagerfeld.
Attraverso i libri che ha collezionato nel corso degli anni, possiamo ottenere preziose informazioni su come l’arte, la moda, la letteratura e la cultura abbiano influenzato il suo lavoro e il suo modo di pensare. La biblioteca di Lagerfeld contiene una vasta collezione di tesori letterari, tra cui prime edizioni rare, manoscritti originali e libri autografati da alcuni dei più grandi autori della storia. Tra i tesori più preziosi si trovano le prime edizioni dei classici della letteratura francese, tedesca e inglese, insieme a opere rare di poeti, drammaturghi e filosofi.
La biblioteca vanta anche una ricca selezione di libri d’arte, testi antichi e moderni sulla moda e una sezione dedicata alla storia del costume. Offre una panoramica completa delle fonti letterarie che hanno ispirato Lagerfeld nel corso della sua vita e carriera.

Tra i libri più importanti ci sono opere di grandi maestri dell’arte e della moda come Coco Chanel, Christian Dior e Yves Saint Laurent. Lagerfeld ha sempre sostenuto di trarre ispirazione dalle opere letterarie e artistiche, e la sua biblioteca riflette fedelmente questa affermazione. I libri contenuti nella sua collezione possono essere considerati come veri e propri tesori per chiunque si dedichi al mondo della moda e del design. Testimoniano l’ampia conoscenza e la profonda sensibilità estetica che hanno alimentato l’immaginario creativo di Lagerfeld.
La filosofia estetica di Karl Lagerfeld si rifletteva nel suo stile di vita e nell’approccio alla moda e al design.
I visitatori possono aspettarsi un’esperienza coinvolgente e immersiva, in cui possono esplorare il mondo di Lagerfeld. I libri erano per lui una fonte di costante stimolo intellettuale, li considerava parte integrante della sua esistenza e della sua creatività. La biblioteca privata è una tappa imperdibile di Parigi, per chiunque voglia conoscere meglio il genio creativo di Karl Lagerfeld e l’influenza duratura che ha avuto sulla moda e sulla cultura.
Cris…VeryCris
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2 Commenti
Bell’articolo, specialmente per me che sono sia appassionata di moda che malata di libri. Grazie
Grazie a te Gia