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Azzeline Alaïa … il rivoluzionario della moda

Azzeline Alaïa, stilista francese di origine tunisina, minuscolo come lo spiritello della lampada di Aladino è annoverato tra i
“ Grandi” che hanno fatto la storia della moda.

azzeline-alaiaApprodato a Parigi nel 1957 come apprendista scultore, è diventato negli anni ’80, un grande della moda e pur restando un infaticabile artigiano ha lasciato un segno inconfondibile.
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Dalla passione per la scultura gli deriva il senso tridimensionale dell’abito che molto spesso esalta la schiena e il fondoschiena che considerava il centro della seduzione femminile.
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Da abile artigiano, era noto per la progettazione direttamente sul corpo o sul manichino piuttosto che sul tavolo da disegno.
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ll lavoro quotidiano di taglio e cucito, le lunghe sedute di prova con le prime esigentissime clienti, e muse da Cécile de Rothschild, Greta Garbo la poetessa Louise de Villemorin, lo introducono alla perfezione e alla sicurezza del mestiere.
Nel ’65 Alaïa apre il suo primo atelier che diventa meta di un pellegrinaggio cosmopolita sull’onda del passaparola più sofisticato.
Nel corso degli anni avvicina e conquista una clientela giovane e all’avanguardia con innovativi abiti fascianti di maglia, di pelle nera, giacche modellate dalle cinture lampo e guanti in cuoio borchiato e traforato.
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Nell’80 presenta la sua prima collezione, nell’82 la sfilata a New York gli apre le porte dell’America e del successo internazionale, ma malgrado la crescente notorietà, lo stilista franco-tunisino ha preferito rimanere appartato dal sistema della moda, dal mercato finanziario e dallo show business. Nel ’93 sceglie di rinunciare alle sfilate di presentazione delle collezioni, rifiutando che il suo mestiere fosse governato da scadenze industriali come la settimana della moda di Parigi. Ritornò solo due volte da allora: una volta a luglio 2011 e l’ultima volta a luglio 2017, quasi come a salutare.
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Rimase sempre fedele a se stesso, tagliando il tessuto e costruendo l’abito con ago e filo, la sua abilità artigianale era leggendaria.
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I modelli di Alaïa non sono mai stati visti come abiti che potessero andare fuori moda. Fino alla sua ultima collezione, la sua comprensione del design e dell’artigianato hanno reso ogni creazione un cimelio, un’opera unica.
Scrive Vogue: “Chiunque abbia mai comprato un pezzo vintage di Alaïa saprà che è immune dal sembrare mai vecchio. Pochi altri brand rimangono importanti oggi come lo erano tre decenni fa.

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Tra i suoi contributi alla moda voglio anche sottolineare la creazione delle super modelle.
Sebbene sia spesso attribuito a Gianni Versace il merito di aver inventato la top model, Alaïa fu il primo. È stato in una delle sue intime ed esclusive sfilate a metà degli anni ’80 che il concetto è nato.
Fu definito anche rivoluzionario, perché lanciò le modelle di colore come Bethann Hardison, Veronica Webb e Naomi Campbell quando ancora nessuno lo stava facendo, modelle che per lui hanno significato tanto quanto gli abiti che ha fatto sfilare.
La top model Stephanie Seymour ha dichiarato:
“Il contributo di Azzeline all’industria della moda è enormemente ampio, per dirla semplicemente, ha compreso sia l’anima che l’anatomia delle donne di tutto il mondo.”

Cris (VeryCris)

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L’ elegante twist delle armonie…”Nadine” & “Petite Rose”

L' elegante twist delle armonie...”Nadine” & “Petite Rose”
E’ per la sua sottile arte di accostare e combinare, con grande gusto e ironia che “Nadine” si fa notare ed esprime al meglio la sua identità.
Elegante e sofisticata, splendente e frizzante indossa pregiate texture vellutate, lisce e morbide al tatto.
Affascinata da influssi folk e decori d’ispirazione regale, ama il verde e le sue nuances di luce, esaltate dal raso di seta e dall’abbinamento con il nero.
In questo elegante chiaro-scuro,di giochi di luci e ombre, Nadine esprime il suo stile ma soprattutto quel tanto di nonchalance, irridente verso modelli estetici codificati, come una vera icona della moda.
Il suo modo di fare spiritoso e diretto esprime gioia e romanticismo. Possiede il fascino del mix tra etnico, bon ton e bohemian-chic con l’unicità di una storia tutta sua.
E’ moderna e intraprendente, ma non vuole perdere il contatto con la storia, con l’arte e così esprime la sua anima bon ton ma fuori dai canoni.
E' per la sua sottile arte di accostare e combinare, con grande gusto e ironia che “Nadine” si fa notare ed esprime al meglio la sua identità. Elegante e sofisticata, splendente e frizzante indossa texture vellutate, lisce e morbide al tatto. Affascinata da influssi folk e decori d'ispirazione regale, ama il verde e le sue nuances di luce, esaltate dal raso di seta e dall'abbinamento con il nero. In questo elegante chiaro-scuro,di giochi di luci e ombre, Nadine esprime il suo stile ma soprattutto quel tanto di nonchalance, irridente verso modelli estetici codificati, come una vera icona della moda. Il suo modo di fare spiritoso e diretto esprime gioia e romanticismo. Possiede il fascino del mix tra etnico, bon ton e bohemian-chic con l'unicità di una storia tutta sua... è moderna e intraprendente, ma non vuole perdere il contatto con la storia, con l'arte...e così esprime la sua anima bon ton ma fuori dai canoni...
E' per la sua sottile arte di accostare e combinare, con grande gusto e ironia che “Nadine” si fa notare ed esprime al meglio la sua identità. Elegante e sofisticata, splendente e frizzante indossa texture vellutate, lisce e morbide al tatto. Affascinata da influssi folk e decori d'ispirazione regale, ama il verde e le sue nuances di luce, esaltate dal raso di seta e dall'abbinamento con il nero. In questo elegante chiaro-scuro,di giochi di luci e ombre, Nadine esprime il suo stile ma soprattutto quel tanto di nonchalance, irridente verso modelli estetici codificati, come una vera icona della moda. Il suo modo di fare spiritoso e diretto esprime gioia e romanticismo. Possiede il fascino del mix tra etnico, bon ton e bohemian-chic con l'unicità di una storia tutta sua... è moderna e intraprendente, ma non vuole perdere il contatto con la storia, con l'arte...e così esprime la sua anima bon ton ma fuori dai canoni...Per il giorno, sceglie “ Petite Rose” come compagna di viaggio, colore gioia e romanticismo, per celare il rigore tecnologico del cellulare in accenti folk…
er il giorno, sceglie “ Petite Rose” come compagna di viaggio, colore gioia e romanticismo, per celare il rigore tecnologico del cellulare in accenti folk...
er il giorno, sceglie “ Petite Rose” come compagna di viaggio, colore gioia e romanticismo, per celare il rigore tecnologico del cellulare in accenti folk...
er il giorno, sceglie “ Petite Rose” come compagna di viaggio, colore, gioia e romanticismo, per celare il rigore tecnologico del cellulare in accenti folk...

I miei modelli li vedo come compagni di viaggio ideali per coloro che li scelgono…
VeryCris Store

Cris (VeryCris)

Abito “Nadine”
Taglia M ( 42/44)
Raso di seta – Velluto di viscosa devorè – Pura lana elasticizzata
Ricami

Borsa porta cellulare “ Petite Rose”
Capienza: cm 9 larghezza – cm 15 profondità interna

Per info: cris@fashionblognotes.com

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new talent…tra arte, cultura popolare e futuro * Mary Katrantzou

Stilista greca, classe 1983 che attualmente vive e lavora a Londra, Mary Katrantzou è una giovane designer che vale la pena di seguire attentamente.
Non è ancora famosissima, ma dalla sua prima fashion week di Londra nel 2009, con la quale ha aperto la strada alla rivoluzione della stampa digitale, ha fatto molta strada.
Le sue collezioni ora sono vendute in oltre 200 negozi tra i più belli e rinomati di tutto il mondo.
Nel 2011 Mary si è aggiudicata il premio British Fashion for Emerging Talent, nel 2012 è stato premiata Young Designer of the Year alla Elle Style Awards.
Una forza della natura quindi, talentuosa e vulcanica.
Il suo stile, intellettuale e colto, intreccia storicismo e nuove tecnologie in un mix accattivante e originale.
Un gemellaggio di motivi decorativi vittoriani d’ispirazione carta da parati e modernità, con materiali high-tech, utilizzati nelle tecnologie automobilistiche e aerospaziali.
Capi dinamici, balze, broccati in contrasto con semplici o super strutturati corpetti, sovrapposizioni di pizzo paisley-fantasia, pelle con lavorazioni a rilievo.
Innovazione tessile, artigianato digitale, silhouette femminili e architettoniche sono il suo marchio di fabbrica per la creazione di collezioni attraenti e immediatamente riconoscibili.
E’ diventata la beniamina della la moda giovane, disegnando per ADIDAS, una collezione dall’energia incontenibile e contagiosa, con un rivoluzionario approccio creativo alle iconiche sneaker ZX5000 che rilegge in chiave moderna, decorandole con borchiette appuntite sulla tomaia multicolore.
Originali e fantasiose anche le scarpe disegnate per Gianvito Rossi, un’esplosione di primavera.
Questa stilista è sicuramente interessante, sentiremo parlare di lei.
Qui ho selezionato dalla collezione Fall 2015, i capi che io indosserei: creativi e carichi di personalità vi piacciono?
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Cris (VeryCris)

https://www.marykatrantzou.com/

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per *piccoli fashionisti*… pitti bimbo

La kermesse fiorentina Pitti Bimbo è giunta al termine ed io sono ancora gradevolmente abbagliata dalla tonalità di lucentezza e solarità della moda per bambini.
Percorrendo gli stand meravigliosamente allestiti ho ripensato all’attenzione e alla cura minuziosa che io stessa ho dedicato a promuovere in mio figlio il “buon gusto”, l’attitudine dello spirito e dei sensi, a gustare ed apprezzare le cose belle e raffinate.
La moda insegna la capacità di coordinare, abbinare colori e forme e stimola l’espressione della propria personalità e creatività attraverso abiti e accessori.
Tra le oltre 400 proposte sofisticate e fashion, sono rimasta colpita dalle collezioni eleganti e versatili di “Quis Quis” e “From The World” dello stilista Stefano Cavalleri.
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I total look dello stilista vestono bambini in ogni momento della giornata con splendidi coordinati i cui pezzi anche presi singolarmente straripano di personalità, come versi di una poesia frizzante e dinamica.
Proposte fashion ricercate, ispirate all’arte, ai viaggi, alle etnie e ai costumi dal mondo, dalla tradizione russa alla couture francese, alla contemporaneità cittadina.
Mix e sovrapposizione di pezzi perfettamente integrati nelle coloriture e nelle linee, nelle quale emerge prorompente l’accurata selezione dei tessuti e materiali, il tutto condito con splendidi e carismatici accessori.
La vision di Stefano Cavalleri punta su un fascino delicato e glamour che, e lo dico con una punta d’invidia, piacerebbe anche a me indossare, ma con un appeal allegro, ironico e leggero che riflette un immaginario infantile che spesso sfugge al mondo degli adulti.
Esprime una gioiosa e creativa eleganza fatta di cultura e artigianalità che mi ha conquistato immediatamente, il tutto senza perdere mai di vista il punto focale dei bambini, come la visione di un eterno Peter Pan.
Stefano Cavalleri è anche il direttore creativo della nuova linea Cesare Paciotti, che è stata lanciata proprio a Pitti e che invece esprime un’anima rock e punk, ma ovviamente con un tocco couture, tra eleganza e trasgressione misurata, fatta di piume, borchie, pelle e lattice.
Qui troverete le immagini delle collezioni, in un potpourri di colori, allegria, stile e glamour che conquisterà anche voi!
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Tavolozze nere, vedono come protagonisti ricami fuxia, rosso, turchese, giallo ed oro.
Rose, tante rose,  ricamate su tulle, taffetà, velluto, mussole, applicate su cerchietti, bauletti, cappelli e vestiti. I tessuti dei Sari interpretano abiti dalla foggia sudamericana anni ’50.
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Maglie e cappotti di lana lavorati a mano, arricchiti con rose e nastri, piccoli boleri di broccato, appoggiati su ricchissime gonne che hanno rubato ricami e decori alle varie etnie ed al patrimonio stilistico di luoghi lontani.
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Oro zecchino e platino, dettagli barocchi, cristalli, avorio, broccati e matelassé, jacquard e tulle.
Una overdose di bagliori dorati per colletti tempestati di gemme e paillettes, scarpette completamente rivestite di perle e cristalli, veri gioielli da calzare.
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“Il nero contiene tutto. Anche il bianco, sono di una bellezza assoluta. È l’accordo perfetto” Così ha detto Mademoiselle Coco.
Nel tema di Quis Quis oltre al bianco ed al nero è stato inserito il rosa ed il pied-de–poule, rubati a Diorissimo, un omaggio ai couturier francesi.
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Tessuti iridescenti e laminati, jacquard di lana e pied-de-coq, fiori che si contrastano fra blu pavone e viola, per abiti, gonne e cappe, impreziositi da gioielli di acquamarina, ametista e smeraldo, applicati come decoro su ballerine, su scarpette in velluto e su sneaker.
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Grigio, argento, ferro ed antracite per felpe, lane cotte, flanelle e jersey, un vestire quotidiano impreziosito con ricami di bolli e pois e da ricami grafici di figurini disegnati, il total grey è addolcito da pizzi Chantilly e nastri di velluto.Senza-titolo-11
La linea Paciotti bambino voluta da Stefano Cavalleri, sa tradurre la moda adulta in speciale moda contemporanea per piccoli cuccioli che vanno oltre i fiori e i fiocchi.
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Vi ho fatto sognare?
Non siete “sull’isola che non c’è”, ma nel meraviglioso mondo creativo e gioioso di Stefano Cavalleri.
P.S.:Chissà se è disposto a realizzare qualche capo nella mia taglia?

Cris (VeryCris)

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Le nuove regole del MENSWEAR

La moda maschile si muove graduale e stagione dopo stagione i mutamenti appaiono minimi e calibrati, la somma dei quali però, produce nuovi stili, nuovi modi di agire, di atteggiarsi e quindi di vestire.
Il dialogo tra la moda e lo spirito dei tempi è molto articolato e più composito di quanto si possa pensare.
Il menswear è un repertorio assimilato, fatto di codici, assai lontano dalla larga fascia di possibilità che invece caratterizza la moda femminile.
Agli uomini, molto meno è stato concesso, tuttavia nell’ultimo decennio si è assistito ad un decadimento delle prescrizioni, parallelo all’affermarsi di una nuova vanità maschile, direi finalmente liberata da stereotipi e canoni imposti.
Si è quindi delineato un nuovo “uomo”: consapevole e attento alla moda che stimola la fantasia dei designer, portandoli ad esplorare strade mai percorse e a rileggere il
cosiddetto “formale” alla luce di diverse dinamiche ed esigenze.
Ma come si vestirà l’uomo evoluto de 2015?
Rinnovato successo della giacca aderente, la definitiva e trasversale affermazione del jeans.
Il continuo assottigliarsi della silhouette, materiali iper tecnici e ritrovato ma stravolto classicismo, con spalle attillate, camicia pennellata sul busto, lo sport couture.
Accessori dai mood sofisticati che riflettono una filosofia della moda intelligente e colta, anticipando i mutamenti del gusto tra stile, tecnologia ed ecosostenibilità.
Giacche in pelle dal gusto vintage o minimali, borsoni perfetti per un breve fine settimana, ma non solo.
Colori e fantasie prive di timidezza e non solo per gli accessori.
Sneakers e scarpe classiche rivisitate da materiali e dalle stampe inusuali.
Un vago stile noir, d’ispirazione orientale nelle linee per i più giovani.
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Questi sono solo alcuni dei trend respirati durante Pitti Uomo 87, per un uomo vanitoso, esigente e in possesso di grande gusto, capace di mischiare colpi di follia e tradizione.

Cris (VeryCris)

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*spicy yellow*

Il giallo nella sua tonalità più calda e speziata è uno dei colori più cool di questa stagione. Voglio condividere con voi il mio amore personale per questa nuance che è parte integrante del mio essere, è il colore naturale dei miei capelli, illumina il viso e addolcisce i lineamenti.
La lucentezza di questo tono è ideale per ravvivare qualsiasi giornata grigia e per sottolineare il mood positivo.
I colori dei capi che indossiamo sono sempre molto importanti, cambiano gli umori e gli sguardi e l’elemento allegro, giocoso e solare del giallo ci fa muovere verso i toni edificanti dell’anelato sole invernale.
Osate con l’ottimista “spicy yellow”, per mettervi in mostra con un’eleganza che va oltre i canoni e codici pre- impostati, non è classy ma ha un appeal deciso per creare outfit audaci e carismatici e ravvivare ogni tipo di look.
Tra le sfilate di Almeida, Balenciaga, Wijnants, Just Cavalli, Isola Marras…e lo street style ho selezionato gli outfit che mi sono piaciuti di più e che potranno ispirare i vostri look.
Gli abbinamenti di colore più interessanti sono con il cognac, il blu, ovviamente il nero, il panna, il grigio e con il rosa pastello per chi vuole azzardare ma ricordate sempre che la parola d’ordine è…misura.
Combinazioni cromatiche inusuali possono essere usate anche per gli accessori: scarpe e borsa nel colore del sole sono di tendenza e vengono proposte da molti stilisti.
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Go spicy yellow…per tingere di allegria una nuova settimana!

Cris

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in vogue…

Noi procediamo come una musica in 2/4.
Quando appoggiamo a terra un piede, l’altro è già lanciato verso il passo successivo.
Abbiamo bisogno di sbilanciarci per procedere.
Let’s go as a music in 2/4 tempo.
When we put a foot on the ground, the other one is already starting a new one forth.
We need to overbalance if we want to step forward.

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E’ tempo di osare.
It is time to dare.

Cris Pedrotti

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Made with love…Prada

MIUCCIA
Un entusiasmante viaggio alla (ri)scoperta dell’artigianato e dello stile made in Italy, Miuccia Prada ha superato se stessa, riprendendo le redini dello stile, proprio dalle basi.
La collezione Prada 2015 è l’espressione della moda come specchio del costume e manifestazione estetica di forte creatività e maestria sartoriale.
Il passato che invece di essere zavorra diventa trampolino di lancio…ed è così che nasce il “moderno” per una sfilata dalla classe insuperabile.
An enthusiastic trip re-discovering made in Italy handcraft and style.
Miuccia Prada overcomes herself referring her style to the fundamentals of fashion.
The 2015 Prada collection is the expression of fashion as a mirror of costume and esthetics in a fashion show made with strong creativity and tailoring mastery.
The last is no more a ballast but a springboard and gives birth to “modernity”, a gift to a classy and sophisticated fashion show.

La designer spiega così la sua collezione:
“Ho lavorato sul confronto tra la bellezza e la preziosità dei tessuti antichi (broccati, sete) e il loro opposto, che sono i tessuti modesti, poveri come il cotone e la garza. La mia sfida era: come può nascere qualcosa di nuovo da questo incontro / confronto? Dentro di me avevo un solo punto fermo: non volevo costruire nulla che richiamasse quell’idea di decadenza che i tessuti antichi portano con sé”.
OCCHIALIThe stylist tells us about her collection: “I’ ve worked in the comparison between beauty and preciousness of ancient fabrics (brocades and silks) and their opposite, poor fabrics as cotton and gauze. My challenge Was : how can something reallly new come out from this merging? A concept was clear to me: I did not want to create anything recalling the decadence these ancient fabrics usually remind us”. Senza-titolo-1Un look quasi castigato dalle proporzioni slim, per uno stile intriso di personalità, che riesce a catturare l’attenzione, senza essere troppo chiassoso ed esuberante.
La ricerca stilistica di Prada si traduce in concetti dalla raffinatezza disarmante:
cuciture chiare a contrasto, gonne longuette leggermente sfrangiate i cui fili volutamente penzolanti creano l’effetto del “perfettamente imperfetto”, scarpe “Mary Jane” indossate con calzettoni al ginocchio, oppure zoccoli dal sapore decisamente nord europeo.
MARY-JANEA style almost chastened, with slim proportions, dipped in personality, captures
your attention without being loudly and exuberant.
Prada’s stylistic research is translated into an extremely sophisticated concept: white stitching underlying the contrasts of the fabric, longuette skirts,
fringed edges, the yarns slightly hanging, give birth to a “perfectly imperfect”.
Mary Jane shoes , worn with high stockings or wooden clogs reminding us a northern europe savour.
zoccoli
Tocchi brillanti di nuance di verdi naturali, gialli un po’ acidi che virano verso gli arancioni.
Anche il beauty look sfilato in passerella, bacia la mia estetica, code di cavallo liscissime e trucco praticamente inesistente.
Bright touch of natural green, acid yellow turning into orange.
The beauty look on the catwalk was also lovely: clean faces and smooth hair as long horse-tail.
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La prima definizione che mi viene in mente pensando ai capi di questa collezione è
”irrinunciabile”. The first definition occurred in my mind? A must have
Una classe che sa essere protagonista…Class knows how to be a star…

Cris Pedrotti

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the evolution of species…military inspired

Ti perdono se il tuo primo pensiero è “militare, di nuovo?”
Lo stile military ormai è diventato un classico che in declinazioni sempre diverse si ripresenta puntuale ogni stagione e quest’inverno è più un mood che una tendenza, è molto più sottile ma non meno attraente.
Interessanti le proposte di Alessandro dell’Acqua con la sua linea N° 21 che si rifà in modo discreto a particolari, come i colori o ad abbinamenti per nulla banali con capi iper femminili, un mix con un sguardo accennato al guardaroba maschile per una sinfonia di opposti.
Pullover militari inspired, indossati con vestitini leggerissimi o con gonne floreali con filati lamè, lurex e lustrini, anche per Alberta Ferretti, per Marant…
Cappotti e giacche militareggianti con gamba nuda per Guy Laroche, Pucci…
Qualunque sia il vostro pezzo cult d’ispirazione military non sarà difficile declinarlo in versione preziosa seguendo gli spunti e le proposte delle passerelle.
I’ll forgive you if you think about it anda say ” again?”
Military style has become a classic and it is presented every season under different declinations.
This winter it will be more a mood than a trend, more subtle, but not less fascinating.
Alessandro dell’Acqua is proposing his Linea N° 21under interesting items mashed up with particular colors or unconventional matchings, with hyper feminine garments but with a slight glance at masculine’s wardrobe…
A symphony of opposites.
Alberta Ferretti and Marant… is proposing military overall worn on light dresses or flower gowns, made of lurex, lamè, or glitters fabrics.
Guy Laroche and Pucci show their military look coats and jackets worn on naked legs.
Whatever will your cult item be, it won’t be hard to transform it in a precious version inspired to fashion shows ‘ purposes.

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ferretti-marant
marant
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I’m not interested in a pure and single style, but I like the versatility to wear what I like.
That’s what this mood is talking about.
Lo stile puro non mi interessa, ma la versatilità da indossare sempre è ciò che mi piace di questo mood..

Cris Pedrotti

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il ritorno dello (s)regolato…John Galliano

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Pirata, rocker, principe…“l’enfant terrible” John Galliano torna sulle scene della moda!
Il talentuoso e anticonformista, stilista inglese, famoso per il suo stile sontuoso, per la sua indiscussa creatività, rinasce dalle ceneri per dirigere la Maison Martin Margela.
Da indiscrezioni tornerà prestissimo in passerella con la Maison “senza volto” per eccellenza, infatti dal fondatore Martin Margela in poi, l’identità dei o del designer è sempre rimasta sconosciuta. Grande scoop quindi per la dichiarazione di Renzo Rosso (patron di Otb, che controlla la Maison Martin Margela) che ufficializza il grande ritorno di Galliano , svelando finalmente il direttore creativo della Maison.
Fiuto da maestro o grande coraggio, certo è che il ritorno di Galliano non sarà facile da gestire ma forse sarà invece la mossa vincente per il riscatto che rappresenta.
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Dal 2011, dopo l’allontanamento di Galliano dalla Maison Dior per comportamenti eccessivi e anti-semiti, lo stilista ha intrapreso un percorso di riabilitazione nel quale, esiliato dal “fashion system”, si è curato dagli eccessi che gli avevano rovinato la vita.
Le uniche sue uscite professionali le ha concesse all’amica di sempre Kate Moss, disegnando il suo abito da sposa in stile vintage, realizzato con chiffon trasparente e preziosi ricami in oro e ad Oscar De la Renta per la collaborazione riuscitissima di qualche stagione fa.
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Da un anno lo stilista, famoso anche per i suoi molteplici travestimenti, si è ritirato in campagna, nel cuore della Francia, per tornare da vincitore con un nuovo look da lord con tanto di cagnolino sulle ginocchia, com’è stato immortalato dal grande fotografo Patrick Demarchelier.
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Spero che il “nuovo” Galliano torni a dominare la scena del fashion con la sua indiscussa genialità e inesauribile creatività…e anche quel pizzico di follia che lo ha contraddistinto sulle passerelle.

Cris Pedrotti

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Sisters Moss in fashion…

Ventidue anni dopo la campagna che lanciò Kate Moss sulle scene della moda, Calvin Klein sceglie un’altra Moss come volto della linea jeans e mira a rilanciare gli anni ’90 catapultandoli nel 2014 con jeans a vita alta, felpe girocollo e le immancabili T-shirt con il logo CK in bella mostra.
“Questa capsule esprime tutta la nostalgia per gli anni Novanta e per il look Calvin Klein Jeans di quel periodo, che appare di nuovo molto attuale. Ci è sembrato il momento ideale per riproporre i best seller iconici del brand a una nuova generazione” ( Kevin Carrigan – direttore creativo di Ck).
Attraverso la lente di Michael Avedon, nipote del grande fotografo Richard Avedon,
Charlotte Moss, detta Lottie, sedici anni è pronta per seguire le orme della sorella Kate che nel 1992 fu immortalata da Herbs Ritts al fianco dell’attore Mark Wahlberg per la campagna CK underwear.
Lunghi capelli biondi, tratti squisitamente puri, viso pulito, sguardo che cattura e una certa aria innocente che vagamente ricordano quelli dei Kate alla sua età.Immagine-3
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Un fascino innato che il grande Calvin Klein non si è lasciato sfuggire.

Cris Pedrotti

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*new talent*…Sharon Wauchob

Sharon Wauchob è una designer irlandese che ha lavorato per Louis Vuitton.
Mi piace moltissimo, la sua collezione FW2014/2015 contiene moltissimi elementi del mio stile: trasparenze, capi preziosi e semplici, senza tempo, pizzi, ricami e tantissima elegante femminilità che non trascura una spiccata e decisa persolalità il tutto condito con una vaga influenza orientaleggiante.
Sharon Wauchob  is an irish designer and she worked for Louis Vuitton.
I like very much her collection FW 2014/2015. It contains a lot of element I like in style: transparencies, precious and simple timeless items,laces, embroideries and a lot of femimine elegance which does not disregard a decise and strong personality. all of this mixed up with a stray oriental mood.
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Elegant and desirable.
Cris Pedrotti
Sharon Wauchob

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fashion show’s…. “transversal journey” { part two }

Per un mio “weekend time” cosa metterò in valigia?
Comodità, freschezza, immancabili un po’di righe che fanno sempre effetto “vacancy”, sportswear ma non troppo e tanto, tanto bianco.
What will I put in my suitcase for my weekend?
Comfort, freshness, Holiday Effect stripes , sportswear But not too Much and lot and lot Of white .
My “must have” for next summer…look easy to wear.
I miei “ must have” della prossima estate…look “easywear”:
Cristiano Burani: semplicità e versatilità in stile bon ton ed un po’ retrò; grande ricerca sui materiali con spalmature cangianti per strizzare l’occhio al futuro.
Cristiano Burani: simplicity and versatility in bon ton and retrò style, great research in the innovative and iridescent tissues, for a winking to the future.
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Isola Marras: pochissimi accessori con tocchi di colore, trucco appena accennato, capelli leggeri e apparentemente disordinati, abito rigato in cotone morbidissimo e svolazzante, tutto come se il vento di Sardegna fosse nato apposta per scompigliarmi.

Isola Marras: a very few accessories with colorful touches. Little makeup, apparently messy hair. Light cotton and striped dress fluttering in the wind of Sardinia.
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Grinko: geometrie eleganti e fluttuanti, bianco splendente, una reintepretazione del classico street e dello sportswear, che si incontrano e si confondono con un’eleganza essenziale.

Grinko: elegant and flowing geometries, shiny white, classic street and sportswear style with simple elegance.Immagine-3
Fay: stile décontracté, votato allo sportswear, un capo morbido ma iper-tecnologico,
tacchi vertiginosi reiventati partendo dall’immagine della “basket-shoe”.

Fay: dress hypertechnological, high heels inspired “basket-shoe”.Immagine-6
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Cool shapes in brilliant white!

Follow me always.
Il guardaroba perfetto non è ancora definito… seguitemi ne scoprirete delle belle!

Cris Pedrotti

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fashion show’s…”transversal journey” { part one }

E’ terminato il MFW (Milano Fashion Week), con più di 60 maison in passerella.
Settimana meravigliosa, all’insegna di stimoli e provocazioni per rendere gli eventi unici e indimenticabili e quindi, collezioni spesso concettuali, avant-garde, sperimentali o anche estreme e spesso esagerate ma si sa, le sfilate sono anche spettacolo ed è questo che le rende affascinati.
Ma tolti dalla teatralità della sfilata come saranno gli abiti?
Li sapremo immaginare indossati nelle occasioni più disparate della vita di tutti i giorni?
Dal look si intuisce lo stile di una persona e quindi ecco il mio “transversal journey” tra le passerelle, per selezionare uno, e solo un capo per collezione, quello che, secondo me, è dotato di una marcia in più; scegliere pettinatura trucco e accessori per creare l’outfit ideale e alla fine creare il guardaroba ideale SS2015.
Pronti al viaggio?
Milan fashion week is over, counting more than 60 maisons walking on the runway.
A wonderful week full of stimulating provocations.
Sometimes collections may be seen as conceptual, experimental or a l ‘avant garde.
Extreme and exaggerating one’s. But, you know, this is fashion show. But beyond this theatre how will the clothes be in everyday’s life?
You can understand a person by his look. And then here I am with my “transversal journey” among the runway to choose one, and just one pièce of each collection. The most representative one to be matched together a certain make over or hairdressing to create the ideal outfit.
Are you ready for this trip? My first choices are…
Le mie prime tre scelte…City Time
Aigner: il riferimento costante all’ideale di eleganza
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Bottega Veneta:codice estetico sofisticato e colto ma sempre attento al glamour.
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Fendi: carattere fresco con riletture casual in forme semplici e lineari quasi di design.
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Immagine-5Capi unici che esaltano l’allure personale  per donare elementi distintivi.
Attrazione fatale…seguitemi e scoprirete i prossimi outfit per…il guardaroba perfetto!
Fatal Attraction … follow me and you’ll discover the next outfit for the perfect wardrobe!

Cris Pedrotti

 

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flash back…..Linda Farrow

La moda ha a che fare con il tempo e con le persone, con temerari creativi che credono nei loro sogni, che hanno scintille di genialità, con artigiani e artisti, ed è per questo che è la mia passione.
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Nel 1970, all’età di 23 anni, Linda Farrow, designer inglese di occhiali, fonda la sua etichetta di moda collaborando con il marito ottico. E’ la prima, ed ecco la sua intuizione, a trattare gli occhiali come vero accessorio di moda.
Sperimentatrice instancabile, innova il prodotto con le lenti polarizzate, progetta e produce centinaia di stili, sia per la sua collezione che per i marchi più prestigiosi come: Emilio Pucci, Stendhal, Sonia Rykiel, Balenciaga, Guy Laroche, Yves Saint Laurent.
Diventa in breve tempo pioniera di forme e di stili, portando rapidamente il suo marchio all’apice della moda londinese e del jet set internazionale.
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Ma la storia non finisce qui….
Nel 2003 Simon Jablon, figlio di Linda Farrow, viene inviato a Londra per smantellare il magazzino dell’azienda di famiglia.
Con sua sorpresa si trova di fronte ad un’area di oltre 3.000 metri quadrati, colma di scatoloni impilati fino al soffitto.
Chiamata in suo soccorso la futura moglie Tracy Sedino, cominciano il duro lavoro di passare al setaccio tutte le scatole, che contenevano una massiccia raccolta, non solo dei disegni di Linda Farrow, ma anche di altri designer e un archivio di oltre tre decenni di modelli, tutti in ottime condizioni.
Decidono quindi di rilanciare il marchio, dapprima con Linda Farrow Vintage e di vendere solo ad un gruppo selezionato di 150 rivenditori in tutto il mondo, poi di creare qualcosa di veramente speciale sia in termini di materiali (come il titanio 22 carati) che di forme e collaborare con designer affermati come Raf Simons, Dries Van Noten, Alexander Wang (stile occhi di gatto), Jeremy Scott (stile Mickey Mouse).
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Ora Linda Farrow è sinonimo di design senza tempo, le collezioni si basano sui classici ed il lusso è nei materiali, ma non in modo appariscente, proprio come piace a me e non solo a me a quanto pare, infatti è stato scelto da celebrità del calibro di Kate Moss, Lady Gaga, Madonna, Kanye West, solo per citarne alcune.
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La metamorfosi del vintage…intelligenza tenace… elegante bellezza.

Cris Pedrotti

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Alberta Ferretti…Oh… l’armonia

Tessuti leggerissimi come garze e dettagli garbati riportano la moda a principi di fragilità ed emozione e vestono donne eteree e raffinate.
L’ispirazione Hippie si mescola abilmente al romanticismo e conduce nell’oggi in un’estetica senza tempo con la delicatezza dei tessuti rifiniti a mano.
I colori tenui, le linee seducenti e le sfumature perla che catturano la luce per poi rifletterla, in un gioco di vedo e non vedo, creano un effetto soft; il bianco confidenziale dona una sensualità spontanea ed istintiva; gli effetti 3D e gli intrecci delle lavorazioni e dei ricami creano un vortice di armoniosi pattern.
Accessori ricercati aggiungono grazia e definizione ad un’immagine ultra femminile.
Alberta Ferretti immagina la donna della prossima estate come una candida ” figlia dei fiori” gentilmente seduttiva e io ne sono conquistata.
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Cris Pedrotti

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Stella Jean…dream of the Caribbean

Come in un quadro di Gauguin, l’abito si trasforma in testimonianza di vita ispirata ai Caraibi ed ad Haiti. Immagini assolate di paesaggi tropicali e arte naïf degli anni ’50, in voga nei Caraibi, piante, pesci variopinti ma non solo, il tutto mixato con lo sportswear, tanta ironia e solarità.
Collezione giovane che abbraccia anche il commercio etico, infatti tutti i gioielli sono stati realizzati ad Haiti, durante il viaggio di ricerca di Stella Jean con il Team Itc Ethical Fashion Initiative. Mescola stampe e accessori con humor con leggerezza, è allegra variopinta e politicamente corretta…mi piace e piacerà sicuramente anche alle giovanissime!
Stella Jean, the dress reminding us a Gauguin picture, a witness of Caribbean and Haitian lifestyle just mix sunny tropical landscapes to naïf art of the 50’s, plants colored fishes and much more to in ironic sportswear. More over this collection is ethically correct. In fact all the jewels have been manufactured there during her last trip to Haiti together with the ITC team. She mixes printings and accessories using humour and glamour. She is joyous and colored and politically correct.
I love her and young ladies will love her too!
Immagine-2Immagine-1Immagine-7Immagine-8Immagine-3Immagine-4Immagine-6Immagine-5Immagine-9Immagine-10Cris Pedrotti

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Gucci… the power of glamour

Bellissima la collezione SS2015 Gucci disegnata da Frida Giannini, le mie aspettative sono state assolutamente superate. L’ispirazione militare dissacrata con ironia e classe, un po’ Beatles e un po’ Jimi Hendrix, mi fa impazzire.
Abiti leggeri e delicati d’ispirazione orientale si amalgamano armoniosamente a gilet di pelliccia multicolor, pelle scamosciata e seta
Una collezione giovane ma di classe, ultra femminile, con la vocazione al lusso.
Peccato aspettare la prossima estate … giusto?
Frida Giannini designed such a beautiful collection for Gucci for next summer 2015, that my expectations absolutely exceeded…inspired to Military style has been desecreted by classy and ironic glamour, remindinf to the Beatles and Jimi Hendrix … That Was driving me Crazy!
Light and delicate Dresses, subtle oriental match so armonically to a multicolor fur overcoat or to extraordinary material such as suede and silk.
Extremely young and classy collection, really feminine with a certainly luxury vocation.
Infortunately not available until next summer… A pity. Isn’t it?
Ecco la selezione dei miei capi preferiti:
Immagine-2Immagine-1Immagine-3Immagine-4Immagine-5Immagine-6Cris Pedrotti

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Promise of the evening: feeling blue

Un guardaroba tinteggiato di cromatismi notturni per un look senza tempo fatto di modernità e spiccata personalità.
Il blu notte e tutte le sue declinazioni che vanno dall’oltremare alla mezzanotte, forniscono un contrappunto al nero per un accostamento mistico e misterioso che esalta i contrasti materici.
Il blu è il nuovo nero? Non credo, ma sicuramente è suggestivo e profondo, crea l’atmosfera per una serie infinitamente adattabile di stili.
Immancabile in qualsiasi sfilata, il blu è sempre di moda: può essere classico o ultra-moderno, ma sempre elegante e adatto in ogni occasione, un vero passepartout di questo inverno.
Wardrobe painted in night chromatics for a timeless look made of modernity and strong personality.
Blue night in all it’s forms ranging from overseas at midnight and give a counterpoint to the black for a mysterious and mystical combination that magnify the materials contrasts.
Blue is the new black? I don’t think so but it is certainly evocative and profound and sets the mood for an infinitely adaptable array of styles.
Present in all Fashion shows, blue is always at the top, classic or ultra-modern, but always elegant it’s right for every occasion, a real passepartout for this winter.
Ideas to life: themes from Fall / Winter collections 2014/2015.
Drappeggi asimmetrici e linee morbide.
drappeggiLa pelliccia come accessorio speciale, un trend tra i più comunicativi.pellicciaCon la cintura in vita per una silhouette ultra femminile.cintura in vitaMinimal e urbano.minimal
Rigati e contrasti materici.rigato
Gonna lunga di  jeans, che passione.jeans
Le emozioni del lusso.
clothes
Stile collegiale per le più giovani.
stile colleggiale
Gonne midi.
skirtsVisioni in maglia e accenti scozzesi.sportivo
A vita alta, blu capriccioso.vita altaTotal look in blu: personalità ed emozioni.
The color of space for a very elegant urban-lady.

Cris Pedrotti

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