Pejac, noto anche come Silvestre Santiago, è un artista spagnolo di street art che ha guadagnato fama a livello mondiale per le sue opere, sia indoor che outdoor, che giocano con illusioni ottiche e prospettive uniche.

Nato nel 1977 a Santander, ha studiato Belle Arti nella sua città natale e a Barcellona, continuando poi la sua formazione all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. Il suo stile è caratterizzato da tecniche trompe-l’oeil e colpi di scena con immagini familiari, utilizzati per veicolare messaggi potenti su questioni sociali e ambientali.

Le opere di Pejac non si limitano solo alla street art ma spaziano dall’interno di gallerie d’arte agli spazi pubblici all’aperto, evidenziando la sua versatilità e la volontà di portare la sua arte a un pubblico più ampio. Questa scelta, emersa dalla sua insoddisfazione per l’elitarismo nell’ambito accademico, dimostra il desiderio dell’artista di democratizzare l’arte e renderla accessibile a tutti; con opere che affrontano temi come la libertà, la pace e la trasformazione dei sogni in realtà surreali.

Macchia – Spagna 2011

Pejac, si esprime in spazi solo apparentemente privi di importanza, per creare narrazioni intriganti.

La sua attenzione al contesto urbano e il suo approccio artistico minimalista e concettuale, ricordano Bansky ; si distingue per l’uso intelligente delle illusioni ottiche e per la capacità di affrontare temi sociali e ambientali in modo potente.
Pejac per la sua street art ha scelto diverse città del mondo, tra cui Parigi, Hong Kong, Milano. Londra, per scarpe che sfidano la gravità. Mosca per la raffigurazione di un bambino che alza una bandiera fatta di rami. Istanbul per gli interventi sulle finestre trompe l’oeil. Amman per la toccante materializzazione dei ricordi delle persone sui muri logori del campo profughi di Jabad Al-Weibdeh. Tokio per la miracolosa apparizione di una pinna di squalo sul marciapiede e le affollate strade di New York per un trompe l’oeil fossile.

Pejac street art

Poesia visiva.

“Sia la malinconia che l’umorismo sono la locomotiva delle mie opere. Creano un linguaggio poetico la cui essenza non si basa sulla semplice bellezza, ma sul lato nascosto di ogni cosa”. (Pejac)

Pejac dipinge piccole opere intime in spazi pubblici che non sono né vistose né enigmatiche. La sua abilità nel giocare con l’illusione e la realtà, insieme al suo utilizzo dell’ambiente circostante, conferisce ai suoi lavori un fascino unico. Con l’uso di tecniche minimaliste e sottrattive, le figure dell’artista sono spesso rappresentate solo in silhouette o con linee sottili. Questo approccio concettuale spinge gli osservatori a interagire con l’opera stessa, cercando di decifrare il significato o apprezzare la bellezza nella sua semplicità.

Social distancing – Spagna 2020

Quando le persone parlano con voce sommessa, gli altri si avvicinano per ascoltare.

Questa semplice ma innegabile verità spiega in modo esauriente il fascino irresistibile e l’effetto delle opere dell’artista madrileno, rivelando anche la sua capacità di riassumere qualsiasi argomento in una metafora preziosamente stravagante.

L’opera “Tutto è relativo” nel quartiere Carabanchel di Madrid è solo uno degli esempi affascinanti del suo stile minimalista e surreale. L’uso delle miniature che sembrano trascinare parti del muro aggiunge una narrazione interessante, creando un’opera d’arte che si anima con l’osservazione ravvicinata.
La sua tecnica giustappone dettaglio e accuratezza con una superficie tattile di meravigliose pennellate che conferiscono alla sua arte una vera profondità sia estetica che di pensiero.

Dall’esterno uno zerbino. Dall’interno una moltitudine di storie

Un altro progetto street art significativo di Pejac è l’intervento ad Aberdeen, in Scozia, dove ha raffigurato centinaia di persone in miniatura su uno zerbino, formando un tappeto di benvenuto. Inginocchiandosi a terra e fissando lo sguardo verso l’opera d’arte per vederne i dettagli, emerge la moltitudine di minuscole figure che compongono lo zerbino.

Questa opera, intitolata “Welcome“, simboleggia la stanchezza delle persone nel sentirsi calpestate e offre un messaggio di dignità e comprensione per coloro che si sentono emarginati e discriminati. La scelta di posizionare l’opera di fronte a un edificio che ospita enti di beneficenza e alloggi per persone vulnerabili amplifica il messaggio di accoglienza e comprensione.

Un provocatore di pensiero.

La capacità di Pejac di coinvolgere gli spettatori nella contemplazione è un aspetto distintivo del suo lavoro. Creando opere che sfidano la percezione e inducono dissonanza visiva, Pejac incoraggia gli osservatori a interagire attivamente con le sue idee. La “risoluzione” di questa dissonanza visiva diventa un processo coinvolgente in cui gli spettatori sono spinti a esplorare la dualità tra ciò che vedono e ciò che realmente è.
Il coinvolgimento attivo nel tentativo di interpretare e comprendere le opere street art di Pejac aggiunge uno strato di partecipazione intellettuale all’esperienza artistica. Questo approccio va oltre il semplice atto di osservare; richiede uno sforzo mentale per decifrare l’illusione e penetrare nella vera intenzione dell’artista.

Ferita – olio su tela 2016

Opere che vanno oltre l’estetica e si concentrano sulla connessione tra umanità e ambiente.

Le rappresentazioni conflittuali e multivalenti nelle opere di Pejac potrebbero essere un richiamo alla complessità della società moderna, con le sue molteplici sfaccettature, contraddizioni e tensioni. Inoltre, la necessità di “risolvere” questa dissonanza visiva potrebbe simboleggiare il processo di ricerca di equilibrio e comprensione in un contesto apparentemente discordante.
L’abilità di Pejac nel mescolare il surrealismo con il minimalismo e nell’affrontare questioni sociali attuali attraverso la street art lo rende un artista significativo nella scena artistica contemporanea. E’ una testimonianza della potenza dell’arte come veicolo di espressione e cambiamento.

Conoscevi questo Street Artist? Hai visto mai le sue opere in giro per il mondo?

Cris…VeryCris

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