Categoria

News

the best *men* of london fashion week

Tra le sfilate di Londra ecco i miei “uomini” preferiti…si perchè sempre e comunque cerco una base di tradizione in equilibrio dinamico tra creatività e innovazione.
Burberry Prorsum
burberry-prorsum
In assoluto la mia preferita, la collezione di Christopher Bailey che etichettato “classico Bohemian” unisce la sua visione sartoriale all’abilità con le texture di applicazioni a specchio e stampa leopardo.
Camicie paisley e floreali ispirati da trapunte di Durham (suo paese natio) si drappeggiano in poncho e grandi scialli frangiati.
Il “decorativo e libero” mood di Bailey cela un glamour classico assolutamente irresistibile, grandi e capienti borse unisex, come da tendenza, ne rafforzano la modernità misurata.
Dunhill
dunhill
Il direttore creativo John Ray ha puntato sull’effetto calcolato di portare un’aria di sofisticazione intellettuale con una troupe di modelli occhialuti.
Pantaloni di velluto e giacche in toni classici, lavorazioni spina di pesce per vestire un uomo colto che vive in una metropoli contemporanea.
Un Menswear quindi “affidabile” con l’aggiunta di zaini oversize per dare un senso di utilità senza oscurare l’eleganza delle linee.
L’effetto pigiama, la maglieria peluche con effetto spazzolato e il cappotto alpaca per un look casual, ovvero “casuale” che fa un po’ retrò.
Belstaff
belstaff
Frederik Dyhr, mente del menswear di Belstaff, si lancia in un’atmosfera easy-going di svago e mascolinità con cuoio nero, rosso e bianco, rifinito con finiture di shearling o pelliccia.
L’ispirazione “motociclista raffinato” viene enfatizzata dalla dolcevita bianca e dalle tute in pelle e i cappotti sempre di pelle bianca, interpretano con eleganza la necessità di calore su una strada ventosa.
E. Tautz
e.tauz
Con una collezione prevalentemente grigia, Patrick Grant ci ha presentato con un’ode alle città del Nord.
Giacche corte e blazer, indossati con pantaloni oversize dalla vita alta, cappotti ampi, scarpe intasiate dalle suole rosse.
L’effetto globale mi ha fatto pensare allo stile Cary Grant.
Pringle of Scotland
pringle-of-scotland
Lo “head designer” Massimo Nicosia, si spinge oltre i confini quando si parla di maglieria, trasformandola in pezzi di sartoria. Ha rielaborato in un effetto mimetico, una stampa digitale in 3D realizzandola in maglia con filati di cashmere, ha intarsiato visoni in maglioni a rombi e sciarpe, rendendo tutto molto lussuoso.
Richard James
richard-james
Un poncho in lavorazione spina di pesce bordeaux e viola, ha riunito le culture americane inglesi e nativi con un approccio d’ispirazione etnica.
Abiti classici sartoriali, hanno ricevuto un’iniezione di vitalità attraverso rinforzi di combinazioni di colore fucsia, turchese e rosso sangue.
Braccialetti sfrangiati di tessuto hanno aggiunto un tocco originale a sagome altrimenti convenzionali, scarpe effetto pantofola di lusso, hanno enfatizzato la ricerca di un look giovane. Un mix non banale dal risultato fresco e gradevole.
Joseph
Joseph
Mark Thomas, menswear designer di Joseph, ha espresso uno stile apparentemente rilassato e senza fronzoli.
Interessante la sua interpretazione del cappotto grigio mattino, lasciato con i bordi grezzi, accoppiato con pantaloni della tuta in tessuto tecnico lucido, sostegno alla sua ricerca dei contrasti tra rigido e morbido.
Eleganza urbana, ma non solo, niente male vero?
Voi che ne pensate?

Cris (VeryCris)

Clicca per votare questo articolo!
[Voti: 0 Media: 0]

Le nuove regole del MENSWEAR

La moda maschile si muove graduale e stagione dopo stagione i mutamenti appaiono minimi e calibrati, la somma dei quali però, produce nuovi stili, nuovi modi di agire, di atteggiarsi e quindi di vestire.
Il dialogo tra la moda e lo spirito dei tempi è molto articolato e più composito di quanto si possa pensare.
Il menswear è un repertorio assimilato, fatto di codici, assai lontano dalla larga fascia di possibilità che invece caratterizza la moda femminile.
Agli uomini, molto meno è stato concesso, tuttavia nell’ultimo decennio si è assistito ad un decadimento delle prescrizioni, parallelo all’affermarsi di una nuova vanità maschile, direi finalmente liberata da stereotipi e canoni imposti.
Si è quindi delineato un nuovo “uomo”: consapevole e attento alla moda che stimola la fantasia dei designer, portandoli ad esplorare strade mai percorse e a rileggere il
cosiddetto “formale” alla luce di diverse dinamiche ed esigenze.
Ma come si vestirà l’uomo evoluto de 2015?
Rinnovato successo della giacca aderente, la definitiva e trasversale affermazione del jeans.
Il continuo assottigliarsi della silhouette, materiali iper tecnici e ritrovato ma stravolto classicismo, con spalle attillate, camicia pennellata sul busto, lo sport couture.
Accessori dai mood sofisticati che riflettono una filosofia della moda intelligente e colta, anticipando i mutamenti del gusto tra stile, tecnologia ed ecosostenibilità.
Giacche in pelle dal gusto vintage o minimali, borsoni perfetti per un breve fine settimana, ma non solo.
Colori e fantasie prive di timidezza e non solo per gli accessori.
Sneakers e scarpe classiche rivisitate da materiali e dalle stampe inusuali.
Un vago stile noir, d’ispirazione orientale nelle linee per i più giovani.
pitti1
pitti2
pitti-6
pitti-3
pitti-4
pitti-5
pitti7
pitti9
pitti-8
Senza-titolo-2
pitti-10
Questi sono solo alcuni dei trend respirati durante Pitti Uomo 87, per un uomo vanitoso, esigente e in possesso di grande gusto, capace di mischiare colpi di follia e tradizione.

Cris (VeryCris)

Clicca per votare questo articolo!
[Voti: 0 Media: 0]

Cris diary…new beginning

cris
“La creazione è la nascita di qualcosa, e “qualcosa” non può venire dal nulla; viene da un’idea, da un sentimento, da un’emozione o dalla combinazione di essi.
La creatività è il desiderio di esprimere noi stessi attraverso il nostro serbatoio di esperienze, sogni, desideri; è sperimentare, mescolare insieme ciò che è stato, ciò che è, e ciò che potrebbe essere …
E’ qualcosa che si evolve, una rinascita, una parte reale di ciò che siamo…la questione è…quanto in profondità siamo disposti ad andare”
Esattamente un anno fa nasceva il mio blog, un esperimento?
Non proprio, una “creazione” per farmi conoscere, offrire le mie competenze e prima di ogni altra cosa la mia visione della moda, il mio gusto, per dare supporto al sito e alla mia attività di Personal Shopper.
Avere un blog significa scrivere per piacere, significa provare soddisfazione ad ogni “mi piace” e quindi giorno per giorno, articolo dopo articolo, anche grazie alla vostra generosa partecipazione e ai vostri “like”, il mio lavoro di blogger si è espanso fino a far nascere in me il desiderio di un cambio di rotta, un’evoluzione, la scelta di dare al blog la parte di unico protagonista.
all-need
Ed eccomi qui su fashionblognotes, sempre io, sempre Cris (VeryCris) con i miei articoli, la mia vision, ma su un blog rinnovato sia nel nome che nella grafica, un block notes del fashion ma non solo, anche musica live, arte e perchè no, tutto ciò che rende bella la vita e scrivere di moda, condividendo con voi tutto ciò rende bella la mia.
Quindi vi prometto che metterò tutto il mio impegno, la mia creatività e la mia passione per rendere i miei pezzi sempre più interessanti e piacevoli e vi ringrazio se continuerete a seguirmi, a darmi i vostri feedback e a condividere i miei contenuti.
Il vostro contributo è fondamentale per la mia crescita e per capire ciò che vi piace di più!

“Creation is the birth of something and something doesn’t come out from anything; it comes from an idea, a feeling, an emotion or a combination of both.
Creativity is the desire to express ourselves through a tank of experiences, dreams and wishes… is to try and mix together present past and maybe future. it’s something growing, a re-birth, the real part of what we really are… the question iss: how deep are we willing to go?”
My blog has been born one year ago, exactly. Was it an experiment? Not really, yet… it has been a ‘creation’ to meet me, share my knowledges, offer my competences, and first of all it has been the way to offer my vision of fashion, my taste, and to give support to my activity of personal shopper.
To have a blog means to write for pleasure, means to feel satisfaction every time you see a ‘like’.
Day after day, an article after another, thanks to your participation and your ‘likes’, my being a blogger produced a desire to me to change completely the way I was following, an emancipation to my blog to become the only single actor.
faux-fur-fashion
And here am I on “fashionblognotes” again. Always me, Cris (VeryCris) with my articles, vision on a brand new blog ( totally renamed and redesigned). A fashion block notes, but not just that. It will deal of live nusic, arts and, why not?, lifestyle and fashion writing, sharing with you all the beautiful things which surround me.
Grazie !
Thank you!
Cris (VeryCris)

Clicca per votare questo articolo!
[Voti: 0 Media: 0]

Auguri !!

1551519_685155691536497_1829915915_n

Arrivederci a presto su…See you soon on:
www.fashionblognotes.com
Follow me…thanks !

Cris

Clicca per votare questo articolo!
[Voti: 0 Media: 0]

moda e cinema… il sogno continua

La moda diventa cinegenica, il primo ad accorgersene nel 1994 è stato Robert Altman mettendo in scena “Pret-à-Porter” il suo racconto delle collezioni parigine.

Ma è negli ultimi anni che l’editoria fashion è entrata nell’immaginario hollywoodiano grazie a best seller come “Il diavolo veste Prada” e “Sex and the City”.
La reciproca influenza tra moda e cinema, nel corso della storia, ha assunto le forme più variegate. Fin dalle sue origini il cinema è stato strettamente connesso con la moda: l’abito ha un’importanza fondamentale in un film, ne delinea il personaggio, il tempo ed il luogo della narrazione.
Negli anni ’30, grazie all’affermazione dello star system hollywoodiano il cinema ha esercitato il maggiore influsso sulla moda, fino ad imporsi come divulgatore di stile e di tendenze.
Se c’è qualcosa che abbiamo osservato nel tempo è che la moda molto spesso passa prima dal grande schermo e solo dopo diventa, grazie al carisma di un personaggio noto, di dominio pubblico.
Ecco perchè in molte campagne pubblicitarie sono state scelte attrici famose.
Numerosi stilisti hanno ideato costumi di film celebri e innumerevoli collezioni hanno riecheggiato il glamour cinematografico, determinando così un circolo virtuoso della moda nel quale è difficile ormai attribuirne la maternità.
Dell’ unione moda-cinema potrei raccontarvi che: gli abiti di Audrey Hepburn in “A colazione da Tiffany” sono disegnati da Hubert de Givenchy; Yves Saint Laurent ha spesso vestito sullo lo schermo e nella vita privata Catherine Deneuve; le sorelle Fendi hanno lavorato con i più grandi nomi della regia, da Visconti a Martin Scorsese e Tornatore, le pellicce indossate da Madonna in “Evita” sono frutto della loro creatività.
Stella McCartney è la mano dietro ai vestiti di Gwyneth Paltrow in “Sky Captain and the World of Tomorrow”.
Giorgio Armani ha lasciato invece la sua firma in ”American Gigolo”, “Gli intoccabili” e ”Il cavaliere oscuro”.
Ricordate l’abito nero di Demi Moore in “Proposta indecente”? Era di Thierry Mugler.
Prada e Miu Miu hanno contribuito alla realizzazione della pellicola “Il Grande Gatsby” con una collezione di 40 abiti esclusivi da cocktail e da sera. Delle vere opere d’arte che mi hanno fatto letteralmente innamorare!
Nick Knight, influente fotografo e visionario, è stato il primo ad intuire le potenzialità del web e nel 2000 ha lanciato un vero e proprio nuovo genere, il “Fashion Film”: possiamo definirlo come l’evoluzione del servizio fotografico, un modo per testimoniare come il mezzo cinematografico sia diventato fondamentale anche nella moda e di come possa essere efficace per comunicare concetti e stili.
Ne sono la dimostrazione anche gli spot pubblicitari come le ultime campagne “Chanel”, entrate immediatamente nell’ immaginario collettivo.
Il cinema ha sempre trovato nella moda un elemento cardine della costruzione della propria estetica e di ritorno stilisti di ogni epoca ne hanno subito il fascino.
Chi crede ancora nella divisione degli stili, nella separazione delle arti, spero si ricrederà.
L’abbigliamento ha dunque un ruolo decisivo nel definire la personalità, nei film tanto quanto nella vita reale.
Questo è il mio punto di vista.
In questa pagina troverete splendidi outfit, nati dal connubio moda e cinema: stili, abiti, tendenze, dettagli che anche se rappresentativi di tempi non moderni mi hanno regalato l’ispirazione, per alcuni dei miei mood.
Viaggiare nel tempo attraverso gli abiti è una straordinaria emozione; è un modo per sognare, perché quindi, non godersi i film ammirando con attenzione anche gli splendidi abiti e prenderne spunto?
moda filmmoda filmmoda filmmoda filmmoda filmmoda filmmoda filmmoda filmmoda filmmoda filmmoda filmmoda filmmoda filmmoda filmmoda filmmoda filmmoda filmmoda filmmoda film
Se volete potete segnalarmi i film con i vostri outfit preferiti, io non mi stanco mai di sognare…

Cris ( VeryCris )

Clicca per votare questo articolo!
[Voti: 0 Media: 0]

glamour emphasis…accessory power

Seguire la moda è divertente, ma personalizzarla lo è ancora di più, le vere fashioniste si riconoscono perchè caratterizzano in modo “carismatico” i loro outfit, dettando uno stile, creando un concetto forte, rendendosi uniche e riconoscibili.
La bellezza è nei dettagli e i dettagli fanno la differenza, attirano l’attenzione, traducono un gusto, un mood, un messaggio.
Se l’abbigliamento esprime il linguaggio con il quale comunichiamo, gli accessori ne sono gli accenti, le enfatizzazioni.
Il look minimal continua ad ispirare grandi stilisti, ma oggi si arricchisce di gioielli importanti e voluminosi, elementi stravaganti e originali e solo a volte preziosi.
Amo indossare le collane di grandi dimensioni, che sono il soggetto-accessorio fashion di oggi ma tutto dipende da come vengono indossati ed io ve li propongo sulle maglie, il guardaroba basico, invernale per eccellenza, per trasformarle in “pezzo unico”, “abito cult”.
Il contrasto del minimale con l’opulento, inteso come ricchezza di immagine e di carattere, è un accostamento che esige cura, bisogna esagerare ma con l’attenzione per scelte oculate.
Provocare un’emozione significa sconvolgere e se questo è il vostro obiettivo non soffocate l’accessorio preferito, dategli spazio, rendetelo protagonista indiscusso della vostra eleganza, la bellezza ha bisogno di spazio per emergere.
Classico, contemporaneo, vintage, etnico, sono alcune delle proposte di stile dei collier che ho scelto in abbinamento alle maglie, per avere gusto e raffinatezza ma anche il giusto “quid” di eccentricità e carisma.
Senza-titolo-2
Senza-titolo-5
Senza-titolo-3
Senza-titolo-1
Senza-titolo-4
Senza-titolo-9
Senza-titolo-6
Senza-titolo-7
Senza-titolo-8
Scegliete lo stile che maggiormente identifica il vostro mood e copiate il look… per quanto mi riguarda il mio è sicuramente l’etnico e il vostro?
Accessory power: datemi il vostro feedback, ne avrò cura…e seguitemi sempre
Grazie!
Cris

Jewerly:
Celine, Danijo, Erdem, Marni, Panacea, Isabel Marant, Farfetch.

Clicca per votare questo articolo!
[Voti: 0 Media: 0]

fashion choices…something pink

L’inverno ha i colori rilassati dei toni neutri, caldi e delicati del rosa.
Femminile per eccellenza, frivolo, divertente e sinonimo di idealismo è il colore di chi sa guardare la vita in positivo,“La vie en rose” cantava Edith Piaf nella canzone che è diventata simbolo dell’amore romantico.
Penso a quando ci vestiamo la mattina e già da quel momento prendiamo la decisione sul nostro mood per il giorno e se è vero che l’abito veste il momento, mai come ora il rosa diventa simbolo di un desiderio comune.
Forse è per questo che è stato un colore gettonatissimo sul palcoscenico delle passerelle invernali e proposto in tutte le sue innumerevoli nuances.
Le mie preferite?
L’eleganza raffinata del rosa ametista tenue, ideale per gli outfit di tutti i giorni; il fascino elegante, funzionale e moderno della gradazione malva che sta bene alle bionde, alle brune e si abbina facilmente.
Se la nuance fucsia è quello che fa per voi, osate senza ritegno e magari metteteci anche un po’ d’ironia.
Ho scelto per voi i pezzi migliori per look ultrafemminili, ironici, romantici ma moderni per un tocco di sofisticata esclusività.
Declinazioni in rosa…
pannello-bags
pannello-blazers
pannello-cappottini-slim
pannello-glasses
pannello-maxi-pull
pannello-sexy-relax
pannello-shine
pannello-shoes
pannello-skirts
pannello-sneakers
Perchè nonstante tutto, esistono sogni ed esistono desideri, esistono cose capaci di affascinarmi più di altre. Perchè nonostante tutto le combinazioni perfette si possono realizzare…

Cris Pedrotti

Clicca per votare questo articolo!
[Voti: 1 Media: 5]

the evolution of species…military inspired

Ti perdono se il tuo primo pensiero è “militare, di nuovo?”
Lo stile military ormai è diventato un classico che in declinazioni sempre diverse si ripresenta puntuale ogni stagione e quest’inverno è più un mood che una tendenza, è molto più sottile ma non meno attraente.
Interessanti le proposte di Alessandro dell’Acqua con la sua linea N° 21 che si rifà in modo discreto a particolari, come i colori o ad abbinamenti per nulla banali con capi iper femminili, un mix con un sguardo accennato al guardaroba maschile per una sinfonia di opposti.
Pullover militari inspired, indossati con vestitini leggerissimi o con gonne floreali con filati lamè, lurex e lustrini, anche per Alberta Ferretti, per Marant…
Cappotti e giacche militareggianti con gamba nuda per Guy Laroche, Pucci…
Qualunque sia il vostro pezzo cult d’ispirazione military non sarà difficile declinarlo in versione preziosa seguendo gli spunti e le proposte delle passerelle.
I’ll forgive you if you think about it anda say ” again?”
Military style has become a classic and it is presented every season under different declinations.
This winter it will be more a mood than a trend, more subtle, but not less fascinating.
Alessandro dell’Acqua is proposing his Linea N° 21under interesting items mashed up with particular colors or unconventional matchings, with hyper feminine garments but with a slight glance at masculine’s wardrobe…
A symphony of opposites.
Alberta Ferretti and Marant… is proposing military overall worn on light dresses or flower gowns, made of lurex, lamè, or glitters fabrics.
Guy Laroche and Pucci show their military look coats and jackets worn on naked legs.
Whatever will your cult item be, it won’t be hard to transform it in a precious version inspired to fashion shows ‘ purposes.

21
21-dell'acqua
21-laroche
21-pucci
balmain-daks
ferretti-marant
marant
Senza-titolo-1
zadig-21
I’m not interested in a pure and single style, but I like the versatility to wear what I like.
That’s what this mood is talking about.
Lo stile puro non mi interessa, ma la versatilità da indossare sempre è ciò che mi piace di questo mood..

Cris Pedrotti

Clicca per votare questo articolo!
[Voti: 0 Media: 0]

il ritorno dello (s)regolato…John Galliano

Immagine-4
Pirata, rocker, principe…“l’enfant terrible” John Galliano torna sulle scene della moda!
Il talentuoso e anticonformista, stilista inglese, famoso per il suo stile sontuoso, per la sua indiscussa creatività, rinasce dalle ceneri per dirigere la Maison Martin Margela.
Da indiscrezioni tornerà prestissimo in passerella con la Maison “senza volto” per eccellenza, infatti dal fondatore Martin Margela in poi, l’identità dei o del designer è sempre rimasta sconosciuta. Grande scoop quindi per la dichiarazione di Renzo Rosso (patron di Otb, che controlla la Maison Martin Margela) che ufficializza il grande ritorno di Galliano , svelando finalmente il direttore creativo della Maison.
Fiuto da maestro o grande coraggio, certo è che il ritorno di Galliano non sarà facile da gestire ma forse sarà invece la mossa vincente per il riscatto che rappresenta.
Senza-titolo-1
Dal 2011, dopo l’allontanamento di Galliano dalla Maison Dior per comportamenti eccessivi e anti-semiti, lo stilista ha intrapreso un percorso di riabilitazione nel quale, esiliato dal “fashion system”, si è curato dagli eccessi che gli avevano rovinato la vita.
Le uniche sue uscite professionali le ha concesse all’amica di sempre Kate Moss, disegnando il suo abito da sposa in stile vintage, realizzato con chiffon trasparente e preziosi ricami in oro e ad Oscar De la Renta per la collaborazione riuscitissima di qualche stagione fa.
Immagine-5
Immagine-2
Immagine-3
Da un anno lo stilista, famoso anche per i suoi molteplici travestimenti, si è ritirato in campagna, nel cuore della Francia, per tornare da vincitore con un nuovo look da lord con tanto di cagnolino sulle ginocchia, com’è stato immortalato dal grande fotografo Patrick Demarchelier.
Immagine-1
Spero che il “nuovo” Galliano torni a dominare la scena del fashion con la sua indiscussa genialità e inesauribile creatività…e anche quel pizzico di follia che lo ha contraddistinto sulle passerelle.

Cris Pedrotti

Clicca per votare questo articolo!
[Voti: 0 Media: 0]

Sisters Moss in fashion…

Ventidue anni dopo la campagna che lanciò Kate Moss sulle scene della moda, Calvin Klein sceglie un’altra Moss come volto della linea jeans e mira a rilanciare gli anni ’90 catapultandoli nel 2014 con jeans a vita alta, felpe girocollo e le immancabili T-shirt con il logo CK in bella mostra.
“Questa capsule esprime tutta la nostalgia per gli anni Novanta e per il look Calvin Klein Jeans di quel periodo, che appare di nuovo molto attuale. Ci è sembrato il momento ideale per riproporre i best seller iconici del brand a una nuova generazione” ( Kevin Carrigan – direttore creativo di Ck).
Attraverso la lente di Michael Avedon, nipote del grande fotografo Richard Avedon,
Charlotte Moss, detta Lottie, sedici anni è pronta per seguire le orme della sorella Kate che nel 1992 fu immortalata da Herbs Ritts al fianco dell’attore Mark Wahlberg per la campagna CK underwear.
Lunghi capelli biondi, tratti squisitamente puri, viso pulito, sguardo che cattura e una certa aria innocente che vagamente ricordano quelli dei Kate alla sua età.Immagine-3
Immagine 1
Immagine 1p
Immagine-2
Immagine-4
Un fascino innato che il grande Calvin Klein non si è lasciato sfuggire.

Cris Pedrotti

Clicca per votare questo articolo!
[Voti: 0 Media: 0]

A different point of view…quelli che il jazz

Roy Hargrove (foto  Vinicio Drappo)
Roy Hargrove (foto Vinicio Drappo)

“E’ tardi, saranno le dodici e mezzo o l’una di notte. La scena si svolge in qualche posto al mondo dove la gente swinga fino al mattino. Il locale ha un palco,alle pareti sono appese foto di jazzisti che hanno fatto la storia. A volte è affollato, a volte no. A volte fatiscente, a volte elegante. Tu sali sul palco, stringi le mani a tutti. Annunciano un pezzo, magari “ Have You Met Miss Jones?”, e wow … ecco che vai! La gente comincia a sorridere e ad entrare in sintonia, gridando voci di approvazione per quello che si sta suonando. Certi musicisti sono allegri, altri tristi. Il barista fa portare dei drink sul palco. Benvenuto ad una jam session.
Se la sezione ritmica funziona puoi startene lì a suonare, o solamente ad ascoltare, ubriaco di swing, finchè non sorge il sole”.
(Come il jazz può cambiarti la vita – Wynton Marsalis )

Roy Hargrove (foto Annamaria Mearini)
Roy Hargrove (foto Annamaria Mearini)

Perugia si è trasformata in un’ enorme platea a cielo aperto, con swing in ogni angolo, note che si diffondono senza sosta per la città, locali storici, piccoli teatri, strade, piazze e ogni altro spazio occupato dalla musica. Dieci giorni e dieci notti di spettacolo continuo, Umbria Jazz 2014, è giunta al termine, un po’ di tristezza mi assale.
La vitalità, la creatività, la sorpresa, la confusione di suoni, di gente…..la musica e specialmente le jam, mi mancheranno.

Greta Panettieri – Diego Ruvidotti – Andrea Ambrosi ( foto Vinicio Drappo)

Pensate al jazz nel suo periodo d’oro, quando i locali notturni, da New York a Parigi, traboccavano di musicisti provenienti da ogni parte del mondo, ogni esibizione era uno spettacolo per gli occhi e per le orecchie, il pubblico partecipava attivamente ed era parte integrante della serata, chiamata “jam”.
Durante tutta la kermesse perugina, si sono svolte nelle ore piccole, al termine degli impegni serali dei musicisti, in locali nascosti tra i caratteristici vicoletti del centro storico…come nella migliore tradizione del Jazz degli esordi: nella storia del Jazz sono rimaste celebri le jam-session tenute tra il 1941 e il 1942 alla “ Minton Playhouse” di New York, durante le quali è germinato lo stile bebop.

Jam- session al ” Ricomincio da Tre” in centro con Alberto Mommi – Marcello Allulli – Mirko Rubegni

E siccome “ la vita è un po’ come il jazz: è meglio quando s’improvvisa “ (George Gershwin), …ho trascorso tutte le serate, fino all’alba, in “quei locali”, poco conosciuti per molti, ma non per tutti e fuori dalla programmazione del festival, dove a fianco ai mostri sacri del jazz nazionale ed internazionale, presenti in cartellone, artisti noti e virtuosi della musica jazz, erano pronti a far scattare la jam, il rito più importante per un jazzista.
Spettatrice e partecipe di un armonico, fluido e coerente processo creativo, un concerto ogni volta diverso, nuovo ed unico e ogni volta straordinario, un intreccio che continuamente cambia forma, si modula, si plasma sull’improvvisazione dell’uno e dell’altro artista, un coinvolgente scambio tra menti libere.

Roy Hargrove – Fabrizio Bosso – Diego Ruvidotti – Fulvio Sigurta
( foto Gabriele Ballabio )

Quello che accade durante una jam: non è immaginabile, il “solo”, l’improvvisazione di ogni singolo artista, è una storia imprevedibile che suscita energia palpabile, quindi “ il bello” è prestare la massima attenzione a tutto quello che ha da dirci e… se ci è piaciuto ciò che ci ha raccontato, applaudire con entusiasmo!
L’assolo jazz ha dato ad un gran numero di musicisti l’opportunità di apporre il loro marchio creativo nella storia della musica “ ( Wynton Marsalis )

David Boato – Roy Hargrove & Band -Diego Ruvidotti – Francesco Ponticelli

Passato, presente e futuro viaggiano nel jazz in una continua e perenne jam-session…” il musicista sceglie un brano “standard” (passato), lo interpreta e lo sviluppa nell’improvvisazione (presente), creando qualcosa di nuovo (futuro).
Questi spettacoli “underground”, organizzati da mecenati del jazz come Fabio Giacchetta, hanno visto partecipare artisti di calibro che dopo il loro spettacolo “ufficiale”, hanno interagito generosamente con altri musicisti, a strettissimo contatto con il pubblico …facendo respirare l’atmosfera dei tempi delle jam storiche.

Roy Hargrove & Band ( foto Annamaria Mearini)
Roy Hargrove & Band ( foto Annamaria Mearini)

Ed ora che umbria Jazz è giunta al termine?
Niente paura, la kermesse è finita ma il jazz continua…in quei club che coraggiosamente portano avanti la programmazione live di livello durante tutto l’anno, come per esempio il “ Ricomincio da Tre Music Club” a Perugia… perchè come dice Wynton Marsalis…

Umbria Jazz 2014 – jam session

” ...Il jazz può cambiarti la vita “
Cris Pedrotti

Photos by:
Vinicio Drappo  www.viniciodrappo.it
Annamaria Mearini   annamaria.mearini@gmail.com
Gabriele Ballabio www.entropyastudio.com
Cris Pedrotti

Clicca per votare questo articolo!
[Voti: 1 Media: 5]

Sportswear, luxury and urban energy…

Collezione FENDI RESORT 2015: un mix abilmente riuscito di sportswear, lusso e urbana energia.
Frutto della creatività, non di un giovane stilista, ma bensì di un veterano della moda da più di quarant’anni sulla breccia: Karl Lagerfeld che  ha giocato con i colori della Pop art,  riportando in vita, la stampa d’ispirazione Graffiti-like 1988.Immagine 7Un risultato sorprendentemente dinamico e agile ma sempre molto femminile e giocoso, quasi ironico, che si proietta ad un target giovane ed esigente.
Pochi Brand sono riusciti a traghettarsi sapientemente nel presente come Fendi, basta guardare le collezioni di 10 anni fa per apprezzare appieno l’evoluzione stilistica e commerciale, un vero salto di qualità.
Non scevra da prodezze tecniche, la collezione mette in luce tutta la maestria dell’artigianalità italiana.Immagine 6
Tutti i capi presentano qualche variazione su tema del dettaglio decorativo del marchio tradizionale “Fendi Roma” ma utilizzano nuove e moderne tecnologie, come tessuti con stampe 3D, pelle traforata al laser, shearling con coloriture e disegnature astratte pop, texture ricche di dettagli che includono intarsi in maglia, lycra, pieghe ricercatissime e colli in pelliccia.Immagine 10
Bomber da motociclista in pelle patchwork, pantaloni di seta destrutturati, top in cotone, pellicce audaci, ma la collezione non si è fatta mancare anche capi dalle delicate linee femminili con dettagli ironici, tipici dello stile Lagerfeld, come i deliziosi abiti a pieghe , magistralmente costruiti e concepiti per muoversi leggeri e giocosi, o le stampe di orchidee d’ispirazione orientale accentuata dai ricami di orchidee fresce che abbellivano alcuni capi della sfilata.Immagine 5Immagine 4Immagine 2
Immagine 1
Immagine 9
Immagine 8
Immagine 3
Un vero sogno per chi ama indossare abiti articolati che includono combinazioni audaci per una sportività ultralusso, segno distintivo delle ultime collezioni della maison.
Nelle collezioni di successo non possono certo mancare gli accessori, che sotto la guida creativa di Silvia Venturini Fendi, hanno trovato la giusta espressione in pezzi spiritosi, colorati e ovviamente extralusso: colore, pois, effetti di traparenze per un look veramente leggero e giovane, sincero supporto alla visione creativa di Lagerfeld.FENDI-RESORT-2015-COLLECTION
Immagine 12
E’ stata inserita anche una versione più grande della mitica baguette, con cinturino regolabile e chiusura con logo e una mini bag stile Pekaboo.
Un lavoro di equipe veramente riuscito…di una bellezza oggettiva.
Cris Pedrotti

 www.fendi.com

 

Clicca per votare questo articolo!
[Voti: 0 Media: 0]

The Queen…Vivienne Westwood

Immagine-1Vivienne Westwood è una delle più influenti e riconoscibili designer britanniche degli ultimi 20 anni.
Anticonformista, eccentrica con uno spiccato istinto creativo, già dal suo esordio nel 1971 fece parlare di se, quando insieme al suo compagno di allora: Malcom McLaren fondò il suo primo negozio a Londra: “ Let It Rock “ e con le sue creazioni, rese manifesta la sua prima visione Punk.
Dopo molteplici variazioni di nome e di stile, il negozio cambiò in “ Sex” ispirandosi al sado-masochismo, con latex, spille da balia, catene da bicicletta… a cui venne accostato il classicismo inglese del tartan, un inno alla provocazione.
L’eccentricità e l’anarchia erano due premesse di base dei disegni della Westwood: il risultato fu eclatante, il culmine del suo punto di vista creativo , tanto che i Sex Pistols, nel loro primo concerto del 1976, salirono sul palco con le sue creazioni.
Da allora fu fonte di scandalo e di fascino internazionale e trasferitasi in Francia cominciò la sua irrefrenabile scalata al successo.Immagine-3Famosa per la sua inclinazione a scardinare i tabù e i valori delle vecchie generazioni, la designer ha sempre dimostrato però un grande rispetto per il passato a cui si ispira continuamente.
Il suo lavoro si è sempre basato sulla combinazione tra originalità e senso della tradizione:
tipici del suo stile sono i dettagli del costume storico, come corsetti e crinoline, rivisitati in chiave moderna e innovativa ed i classici tessuti appartenenti alla tradizione british, quali tartan e tweed.
Naturalmente dotata di un brillante intuito creativo, sempre avanti rispetto al suo tempo, è diventata fonte d’ispirazione per moltissimi designer del fashion d’avanguardia, uno su tutti il grande Alexander Mcqueen.
“Uso la moda come una piattaforma per parlare di politica. Sono riuscita a farlo per un bel paio di anni, ma poi non l’ho più fatto … [così] ho deciso di mettere nuovamente gli slogan alle mie collezioni. E ‘difficile dare una messaggio di moda, o politico, se non si utilizzano slogan…”
Immagine-8Designer, attivista, icona di stile, leggenda vivente della nostra contemporaneità, è riduttivo trovare una definizione che la rinchiuda in uno stereotipo, lei è molto di più.
 Non si può essere un buon designer di moda senza avere interessi profondi … cercare di capire il mondo in cui si vive e sfruttare al meglio la nostra vita“.Immagine-2Che Vivienne Westwood abbia una mente sempre proiettata in avanti nella reinterpretazione dei canoni stilistici del suo marchio è indubbiamente noto, così come le sue scelte anticonformiste per la presentazione delle sue linee. Ultima in termini di tempo, la collezione RESORT GOLD LABEL 2015 ha sfilato in Montenegro, nell’antica città fortificata di Budva, molto lontana dalle tradizionali Londra e Parigi, una scelta attentamente studiata che ha come significato l’apertura degli orizzonti.
Un viaggio nella foresta amazzonica è stato il punto di partenza ambientalista e l’ispirazione per quanto riguarda la palette dei colori che ha abbinato perfettamente all’iconica stampa floreale inglese “absence of roses”, in versione monocromatica, canna di fucile, bronzo iridescente e tocchi di luce fucsia e oro. Il risultato ha il timbro inconfondibile dello stile Westwood con abiti teatrali e magistralmente progettati.Immagine-4Uno dei suoi pezzi più belli è sia giocoso che di alta moda: con una sola manica larga e drappeggiata, perfettamente integrata alla gonna gonfia e al corpetto aderente di un intenso nero lucido, illuminato da nuance bluette.Immagine-6Le linee, ricche e pulite allo stesso tempo, ricordano le vesti greche ma con una connotazione sontuosa, che con sapienti tagli e strategiche pieghe, esaltano gambe e punto vita.
Una collezione che fa viaggiare solo indossando un vestito ed esalta la femminilità forte che da sempre è marchio di fabbrica della stilista inglese.Immagine-5Non è solo una linea di abbigliamento, ma uno spettacolo artistico di autoespressione sia creativa che d’impegno politico, aspetti che da sempre la connotano.Immagine-7In un libro autobiografico che uscirà in tutto il mondo il 09 ottobre 2014, ” Vivienne Westwood” ci racconta in prima persona, la storia della sua vita di creativa, di donna impegnata, di madre… e di nonna (ruolo a cui tiene tantissimo).
Immagine-9La copertina del libro, rimasta segreta fino ad oggi  è dell’artista fotografo Juergen Teller  e la ritrae nella sua  casa privata a Londra.
Amo il lato insolito delle sue creazioni, la sua eccentricità artistica, ma anche  la sua ricerca di “ normalità” e semplicità nella vita privata.
Cris Pedrotti

 www.viviennewestwood.com

Clicca per votare questo articolo!
[Voti: 3 Media: 3.7]

Top al Top…Supermodels…then and now

Come ha detto il grande Giorgio Armani: “l’eleganza non è farsi notare, ma farsi ricordare”.
Infatti, come dimenticarsi dell’incantevole Claudia Schiffer e la sua inconfondibile somiglianza con Brigitte Bardot; della delicata eleganza di Christy Turlington; dell’energica e sportiva Cindy Crawford, dal caratteristico neo sopra le labbra, diventato anch’esso simbolo di bellezza; della garbata grazia di Amber Valletta; del magnetismo di Linda Evangelista; della “venere nera” Naomi Campbell; della perfezione di Karen Mudler; degli intensi e penetranti occhi verde mare di Helena Christensen; del sorriso tanto imperfetto quanto irresistibile di Letitia Casta; dell’androgina e camaleontica Nadia Auermann; della musa del famoso fotografo Richard Avedon, la seduttiva Stephanie Seymour e di Kate Moss che ancora oggi passeggia indisturbata sulle vette dell’olimpo.
Gli anni ’90 sonno stati l’epoca d’oro delle Top Model, fu Gianni Versace, con il suo intuito e la sua genialità a scoprire molte di queste bellezze e a trasformarle in dee, muse ispiratrici e vere e proprie dive.
Ognuna di queste modelle con ingaggi a tanti zeri, possedeva un magnetismo particolare che le trasformava in regine incontrastate dello spettacolo moda, lasciando tutti a bocca aperta, c’erano le forme e tanto carisma.
Bastava calcassero le passerelle per accendere la passione dei comuni mortali e ad oggi la loro notorietà è paragonabile per fama e protagonismo alle dive del cinema degli anni ’50 e ’60.
Calvin Klein disse di loro:” Queste donne avevano carattere, avevano personalità, avevano qualcosa dentro che è andato oltre…”.
L’occasione ideale per vederle tutte immortalate dai più grandi fotografi di moda è la mostra collettiva SUPERMODELS– Then and Now, a Berlino presso la CWC Gallery fino al 6 settembre.
Un’esclusiva selezione di oltre 100 eccezionali ritratti e fotografie di nudo delle più famose top model degli ultimi decenni. Il bello della moda e della fotografia quando raggiungono l’apice.
E oggi? Quali tra le bellezze delle passerelle potranno entrare nel mito?
Quali sono quelle da tenere d’occhio per il passaggio di testimone di tanta fama e notorietà?
Direttamente dalla hot list delle prime 20 modelle più in voga del momento ecco quelle che secondo me lasceranno il segno: Johan Smalls, Cara Delevigne, Saskia De Brauw, Georgia May Jagger… concedetemi il “divertissement” nell’abbinamento con le supermodels anni ’90 … CLAUDIA-SCHIFFERCHRISTY-TURLINGTONCINDY-crafwordAMBER-VALLETTTALINDA-EVANGELISTANAOMI-CAMPBELLKAREN-MUDLERHELENA-CHRISTENSENLETITIA-CASTANADIA-AUERMANNSTEPHANIE-SEYMOURKATE-MOSS…perchè l’ideale della bellezza non passerà mai di moda.

Cris Pedrotti

Clicca per votare questo articolo!
[Voti: 0 Media: 0]

Review: ETIENNE DEROEUX’s SS 14 by Cris Pedrotti

EtienneThis is my  new review  on MY|TRND:
The simplicity, the detail, the wonder. le soleil à travers.
The taste is absolute, telling of a spontaneous and instinctive sensuality, a cosmopolitan and easy look…
See more at: http://www.mytrnd.com/review/cris-pedrotti/etienne-deroeux/the-simplicity-the-detail-the-wonder-le-soleil-travers/622#sthash.9h75zrWE.dpuf
Cris Pedrotti

Clicca per votare questo articolo!
[Voti: 0 Media: 0]

Scommessa vinta{ ge } – All Need Divine Vintage Fashion

Amo tenere d’occhio cosa succede nella moda, anche in quella ancora poco conosciuta, ma molto amata e cercata, quella fatta e comprata per sentirsi esclusivi.
Per molti si tratta del desiderio di acquistare un capo o un accessorio intramontabile, per altri è una questione di stile che si ispira ad un’idea di “revival” che viene portato a nuova vita nel presente.
I love to keep my eyes wide open when it deals with fashion. Even if it’s not so “well-known” fashion, but just made for few people who love and look for it, fashion made and purchased to be exclusive.
Many people buy an article or an accessory which is meant to be forever, many others just think is a matter of a style, inspired to a revival idea, brought to a new birth in present time.
Questa volta sono andata a scovare a Pitti, una vera appassionata di moda e vintage e una vera icona di stile.
This time I found at Pitti Fair a real fashion passionate and a real style icon.Immagine-12La parola vintage significa “amato in passato”, termine coniato inizialmente per i vini vendemmiati e prodotti nelle “annate migliori”e se è vero che la moda si nutre sempre di nuovo, Elena Magnolfi ha coniugato vecchio e nuovo con stile e originalità.
Questa bravissima designer ha capito l’importanza e la riscoperta di pezzi con una storia, un passato, che possono ritornare ad essere amati di nuovo.
Nascono così le borse All  Need.
The word “vintage” really means “loved in the past”. This word has always been used reeferring to wines which has been bottled in the best vintage…
It’s true that fashion is hungry of the ‘new’, and Elena Magnolfi connects old and new into a stylish and original way. This exceptional designer understood the importance and the discovery of items with their own story, their own past. Again they be still loved.
These are the origins of the bags of Elena MagnolfiAll Need.Immagine-27Incontro Elena nella sua casa in Toscana e l’intervista è molto piacevole, così com’è piacevole la sua persona, specchio del suo stile.
I meet Elena in her house, in Tuscany, he interview is pleasant, as well as she is, like a mirror reflecting her style.Immagine-48Mi racconta del suo lavoro, dei suoi inizi e di come ha scoperto d’essere profondamente legata all’estetica e all’arte.
She talks me about her work, her first steps, and how she discovered  her passion for arts and esthetics.
Più che un progetto creativo All Need è uno stile di vita, che racconta un’emozione, un sentimento, una storia:
“Fin da piccola ero solita girare per il laboratorio di nonno Romelio,cenciaiolo pratese, attratta dai colori e dalle forme dei tessuti e degli abiti usati che raccoglieva intorno a se.
Era un piacere, per i miei occhi e le mie mani, che impararono a giocare con quel tesoro di fantasie che potevo creare come vestiti.

Con il crescere, la passione per le cose vecchie, per le stoffe, per le sete, per i materiali diversi non mi ha mai abbandonato, anche se restava sopita dietro le cose che facevo.
Ma essendo una passione, prima o poi doveva riemergere, e così è accaduto, un giorno la felice casualità degli incontri, la voglia di mettersi in gioco, lo stimolo di chi mi è stato vicino sono stati gli ingredienti essenziali per la nascita di All Need, luogo in cui ogni oggetto creato nasce dalla unicità di un pensiero”.
All  Need is not just a creative  project, but a life style. it tells about an emotion, a feeling, a story….
Ever since I was a kid, I used to be sneaking around the workshop of my grandpa Romelio, who worked as a so-called “cenciaiolo” (a workman in charge of the selection of rags) in Prato city. Indeed I felt so attracted to the colours and the shapes of both the fabrics and the second-hand clothing he gathered around, I couldn’t help it.
It was a pleasure for my eyes, and my hands learned how to play with such a rich variey of patterns that could be made into dresses. While I was growing up the passion for old stuff, fabrics, silk and other materials never abandoned me: it was lying hidden in every single thing I was doing, and sooner or later this passion had to come to light.
Until the unexpected happened: some inspiring fortuity encounters, the desire to take a challenge, the support of the persons standing close to me… all of them were the essential ingredients leading up to the birth of “All Need” … brands where every single object was born out of an exclusive dedication.
Qual è il capo di guardaroba che ha più lunga vita nell’armadio? Un vestito di crepe di seta di Kristina T.
Which is the oldest dress you keep in your wardrobe? A piece made by Kristina T.
Immagine-31Qual è il pezzo di arredo che ami di più della tua casa? La poltrona Frau di mio nonno.
Which is the piece of furniture you love more? My grandfather’s arm chair a Frau.Immagine-37Il pensiero che diventa stile creativo che coniuga il mondo culturale e variegato del vero artigianato toscano con il proprio modo di concepire la vita:
“La pelle sa vivere, ha un buon carattere. E’ vivace e allegra di giorno, seduttiva di sera.
Sempre di moda, amichevole e sempre di ottima compagnia”.
The thought becomes a creative style and ties together the cultural and coloured world of the real Tuscan artisan to her own way to conceive life.
“Leather lives and it has a good character, it is cheery and joyful during the day, and seductive at night- leather is always fashionable, and takes you wherever through its warm touch”.Immagine-28Elena s’immerge nella ricerca di materiali in pelle, quali vecchi giubbotti, cinture stoffe militari e dà loro nuova vita, trasformandoli in bellissime borse, comode, moderne e antiche allo stesso tempo.
Pezzi unici lavorati con l’esperienza e gli elevati standard qualitativi di artigiani toscani che ne esaltano il valore e l’unicità del Made in Italy.
Now Elena dives into a material research, such as old leather jackets, belts, military fabrics and give them a new birth, transforming them in marvellous, comfortable, modern and ancient bags.
The result is unique pieces finely elaborated with the experience and high quality level of the Tuscany artisans, who are capable to exalt the value and the unicity of our “made in Italy”.
Quali sono i tre aggettivi che definiscono le tue borse? Uniche, versatili, vissute.
Please, give me three adjectives describing your bags: unique, versatile and experienced.Immagine-13Elena l’eleganza non la subisce, ma la reinventa restituendo al vecchio nuove forme, donando loro il suo stile inconfondibile.
“Ogni persona è speciale, per questo motivo merita di possedere qualcosa che ne esalti la propria personalità”.
Elena doesn’t suffer the elegance. She is able to reinvent it, giving new shapes to old ones- Her style is unmistakable.Immagine-16Qual è il tuo acquisto più folle?  Scarpe Adidas disegnate da Yamamoto circa 15 anni fa.
Your most foolish purchase? A pair of Adidas shoes designed by Yamamoto 15 years ago.Immagine-18Il tuo “sempre”? La passione    Your “forever”? Passion.
Sogni nel cassetto? Un loft a Londra. Your hidden dream? A loft in London.Immagine-30A che cosa non rinunceresti mai ?I miei figli. Something you could not do without? My children.
Progetti per il futuro? Felicità e libertà. Projects for the future? Happiness and freedom.
Elena Magnolfi per All Need : aperta al futuro, mescola nuovo e vintage, l’originalità, il dettaglio ….lo stile….tante attitudini…. belle emozioni.
Elena Magnolfi for All Need. Open to the future, mixing new style and vintage.Her originality, the detail, the style, many skills… good vibes.
Cris Pedrotti

www.allneed.it

Clicca per votare questo articolo!
[Voti: 0 Media: 0]

Pitti Uomo Giugno 2014: il cocktail party di 0039 ITALY, opening dello store di Firenze.

In occasione di Pitti Uomo 86, 0039 ITALY ha celebrato con un cocktail esclusivo l’opening dello store di Firenze in via della Vigna Nuova 40/42.
On occasion of the 86th pitti uomo, 0039 italy celebrated the opening of their Florence flagship store, via della vigna 40/42 r . An exclusive party on the magnificent renaissance location of piazza Rucellai.Immagine-2Ottimo successo per l’evento che si è svolto mercoledì 18 giugno, in occasione di Pitti Uomo 85: 0039 ITALY ha celebrato con un cocktail esclusivo il nuovo opening dello store di Firenze.
Great success for the event which took place on wednesday 18th of juneon occasion of the 85 th edition of pitti uomo: 0039 italy celebrated this event offering an exclusive cocktail for the new opening of the florentine store.
Un raffinato salotto allietato dalla musica e dalla presenza di oltre 400 ospiti esclusivi, la stampa nazionale ed internazionale, influencer e autorevoli fashion blogger.
Just imagine an elegant lounge where you could enjoy soft music and hundreds of top guests,as well as national and international press, influencers and relevant fashion bloggers!Immagine-26uHanno reso speciale il party ed emozionato anche i numerosi passanti, ospiti di Pitti Uomo, attratti dalle atmosfere del cocktail, che si sono assiepati di fronte le vetrine.
Situato nella storica via della Vigna Nuova, 0039 ITALY s’inserisce nel contesto degli store dei più grandi brand presenti a Firenze ed in una location di notevole pregio artistico.
The cocktail party has also been special because of the many Pitti guests passing by this important street who could not avoid to stop there, emotionating themselves by the good vibes of the party, standing in front of the windows starring guests and 0039 collection.
The store is located in the historical Via della Vigna Nuova, elegant and artistic, and so, 0039 Italy enters now the podium of the most important brands in Florence.Immagine-1òDopo il grande successo degli store di Stoccarda, Parigi, Berlino e di Palma di Maiorca, l’ affascinante fashion designer e proprietaria del marchio Aysen Bitzer Bourak, ha voluto presentare la nuova collezione e presenziare all’opening dell’esclusivo Shop (boutique) di Firenze, con un preciso scopo, lasciare il segno e dal trionfo dell’evento inaugurale non abbiamo dubbi, obiettivo raggiunto!
After the great success of the latest opening in paris and palma de Mallorca, the glamorous designer and owner ofthe brand, Aysen Bitzer-Bourak introduces to guests the next fall/winter collection and attended the opening party for the Florence store, with a precise idea: to leave a mark.
And let’s say it, the result was a real victory! Mission accomplished.
No doubt on it !
Cris

Photos: copyright 2014 Daniele Marino

Clicca per votare questo articolo!
[Voti: 0 Media: 0]